Si è svolta con grande partecipazione la manifestazione contro la presenza degli animali nei circhi, organizzata domenica 23 marzo da Napoli Animal Save e Salerno Animal Save nei pressi dello Stadio Arechi di Salerno. L’iniziativa ha visto anche la presenza attiva di cittadine, cittadini e rappresentanti delle associazioni ENPA e LAV, unit* per chiedere la fine dello sfruttamento degli animali nei circhi.
La protesta è stata organizzata in concomitanza con gli spettacoli del Circo Orfei, attualmente operativo in città, dove è stato pronunciato un discorso particolarmente significativo. Nel discorso è stata denunciata con forza la sofferenza degli animali costretti a vivere in cattività che quotidianamente si trovano costretti a subire addestramenti basati sulla coercizione e privati della loro libertà.
Gli attivisti e le attiviste hanno sottolineato come gli animali impiegati nei circhi siano costretti a vivere in spazi angusti, viaggiare continuamente in condizioni di stress e paura e subire maltrattamenti per eseguire esercizi innaturali. Hanno evidenziato come i circhi con animali perpetuano un modello educativo sbagliato, trasmettendo ai più giovani l’idea che sia normale costringere esseri viventi a esibirsi per il divertimento umano. “Non è arte, ma sfruttamento. Portare i bambini al circo con animali non significa insegnare loro il rispetto per la natura, ma normalizzare la sopraffazione e la mancanza di empatia”, hanno dichiarato più volte con fermezza.
La manifestazione ha anche rilanciato una richiesta alle istituzioni locali, affinché venga adottata una delibera comunale per vietare l’attendamento di circhi con animali nel territorio di Salerno, seguendo l’esempio di molte altre città italiane ed europee che hanno già preso provvedimenti in questa direzione.
Napoli e Salerno Animal Save hanno anche affermato orgogliosamente che continueranno con determinazione a sensibilizzare l’opinione pubblica su questa tematica, con l’obiettivo di porre fine a una pratica che non ha più spazio in una società civile in cui il rispetto di ogni essere vivente non può essere ridotto a un optional. Allo stesso modo, l’invito è quello di fare tutti, nel proprio piccolo, una resistenza a questo tour che il circo Orfei sta praticando da mesi in tutta la Campania. Come? Parlarne con chi ci è intorno, evitare di finanziarlo, mostrare ai nostri bambini che il rispetto per gli animali non si dimostra imprigionandoli dietro a delle sbarre e costringendoli a lavorare come degli impiegati statali.