NAPOLI – Sicurezza digitale, lotta alla criminalità organizzata e tutela dell’ambiente: lungo queste tre direttrici si sviluppa il protocollo d’intesa tra la Confapi Napoli e l’Arma dei carabinieri firmato e presentato ieri nell’aula Pessina dell’Università Federico II del capoluogo campano.
L’accordo tra l’associazione, che raggruppa le Pmi della provincia partenopea, e l’Arma punterà – attraverso corsi di formazione e informazione e un’attività di studio e ricerca congiunta – a migliorare la cultura imprenditoriale sulla tutela del patrimonio informativo aziendale, sulla gestione dei rifiuti e sulla prevenzione di infiltrazioni malavitose nell’economia legale.
«La sicurezza digitale è oggi problematica di eccezionale rilevanza nel mondo delle Pmi», ha commentato il presidente di Confapi Napoli, Raffaele Marrone. «Insieme ai più qualificati rappresentanti dell’Arma dei carabinieri, appartenenti al Ros, ai comandi operativi e al comando per la tutela ambientale, aiuteremo gli imprenditori locali a far crescere la sicurezza nella propria azienda e a riconoscere gli indizi di attività a rischio connesse alla presenza della criminalità organizzata nell’economia legale».
Anche per l’assessore comunale ed ex questore, Antonio De Iesu, l’accordo siglato ieri «è una iniziativa importante perché salda competenze e specificità» del pianeta produttivo e delle forze dell’ordine contro il fenomeno «delle infiltrazioni della criminalità nel tessuto industriale cittadino». «Le organizzazioni criminali sempre più si inseriscono tra le pieghe dell’economia legale e, col potere dei capitali sporchi, la infettano e ne distorcono le dinamiche».
Per Raffale Cesaro, presidente del gruppo Ambiente di Confapi, invece, il protocollo d’intesa è un atto che segna l’avvio di un percorso di collaborazione che «vede protagonisti sia la parte istituzionale che quella privata» per la «condivisione di un percorso in cui si mettono a disposizione dati reciproci». «In questo momento di transizione ecologica, è fondamentale pertanto avere una base di partenza e di confronto rispetto alla quale programmare gli imponenti investimenti nel settore».