NAPOLI – “Le concessioni demaniali marittime, alla luce della direttiva Bolkestein, sono un tema rilevante per il nostro Paese, bagnato dal mare, e per la vita di migliaia di famiglie. È necessario trovare un punto di equilibrio tra esigenze contrapposte e molte delle quali meritevoli di tutela giuridica”
Lo ha dichiarato Michele Conia, vicepresidente nazionale del movimento demA, in merito alla manifestazione di oggi a Roma in piazza Santi Apostoli promossa dal Sib, (sindacato italiano balneari aderente a Confcommercio) e Fiba, (Federazione italiana imprese balneari aderente a Confesercenti).
“Il mare e la spiaggia sono beni comuni e, quindi, in primo luogo deve essere salvaguardato il diritto di ogni essere umano di poter accedere liberamente alla spiaggia e al mare e vedersi, quindi, garantiti spazi adeguati di fruizione collettiva, popolare e gratuita.
Abbiamo poi la normativa europea che impone la messa a gara delle concessioni per favorire concorrenza nell’utilizzo di un bene appetibile per il mercato.
Poi vi sono interessi e diritti maturati da chi, spesso da anni ed anni, ha in concessione pezzi di spiaggia ed ha messo in campo investimenti di una vita per tutelare l’ambiente e migliorare i servizi. Questi imprenditori del mare non possono essere cancellati come se nulla fosse perché hanno vissuto anche in balia di una politica ambigua e di una normativa opaca.
Si deve trovare una modalità per garantire chi ha investito ed impegnato sacrifici e denari in un settore fondamentale dell’economia del nostro Paese. Ovviamente in un clima di trasparenza e senza creare oligopoli e gestioni proprietarie di beni comuni. Ci sono gli strumenti normativi per individuare un equilibrio tra messa a gara ed aspettative e diritti di chi ha operato per anni su quei beni.