NAPOLI – Dopo un anno dall’annuncio, il pronto soccorso del Policlinico Vanvitelli, nel cuore del centro storico di Napoli non ha ancora aperto.
Come racconta Il Mattino, il completo avvio della struttura, la cui consegna dei lavori di ristrutturazione era stata fissata per settembre e poi dicembre del 2021, è rimasto disatteso.
Le voci all’interno del policlinico dicono che il pronto soccorso si farà ma sono troppi i passaggi ancora da completare per essere ottimisti sui tempi che nessuno è in grado di indicare.
Il progetto del pronto soccorso del Policlinico risale addirittura al 2019 e su di esso L’Università ha investito circa 2,4 milioni di euro per ristrutturazioni e impianti nell’ambito del Fondo investimenti di edilizia universitaria 2019-2033 e sono previste spese per altri 1,5 milioni per gli arredi e le attrezzature ospedaliere e radiologiche. La ditta incaricata dei lavori sta sistemando il parcheggio antistante il largo Madonna Delle Grazie per le autoambulanze prima della consegna del cantiere. L’azienda ospedaliera dal canto suo ha aggiornato l’atto aziendale proponendo il pronto soccorso nell’organigramma delle attività assistenziali ma manca il via libera definitivo. Alla luce di due pronti soccorso che mancano all’appello in città ci sarebbero tutte le condizioni per definire un percorso per le assunzioni ad inquadramento misto tra Università e servizio sanitario campano di pertinenza dell’azienda ospedaliera e i presupposti per aggiornare il piano ospedaliero in cui ratificare con forza di legge le modifiche intervenute nella rete includendo il pronto soccorso del Policlinico Vanvitelli e in prospettiva quello della Federico II (che pure è al palo da anni). Intanto anche i protocolli d’intesa che legano i policlinici universitari alla rete d’assistenza sono scaduti nel 2019 e andrebbero rinnovati con i costi del pronto soccorso.
“La realizzazione di questi pronto soccorso sarebbe dovuta essere la risposta decisa e determinata che la sanità campana avrebbe dovuto dare all’emergenza covid e a tutte le altre problematiche che da tempo colpiscono il settore. Doveva essere un cambio di passo per determinare il decongestionamento dei grossi presidi ospedalieri come Cardarelli e Ospedale del Mare. Invece tutto resta fermo.
Per questi motivi abbiamo deciso di avviare un’interrogazione alla Regione e all’Università per capire i motivi, reali, di questo stallo. Esigiamo risposte chiare e precise.”- ha dichiarato il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.