NAPOLI (di Anna Calì) – 70 uomini in più per presidiare Napoli e la Città Metropolitana. Ad annunciarlo il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ieri a Napoli dal vertice “Convenzione di Palermo” organizzato dal PAM presieduto da Gennaro Migliore e che si concluderà oggi a Palazzo Reale. Ma basteranno 70 unità in più per presidiare Napoli e la sua provincia, un territorio vasto, complicato e con oltre 3 milioni di abitanti? Se lo chiedono in molti soprattutto cittadini ed esercenti sempre più spesso, specie nelle ultime settimane di rapine, aggressioni ed episodi di baby criminalitá.
Anche il sindaco Gaetano Manfredi storce il naso e durante il vertice ha precisato e sottolineato il bisogno di 100 unità di rinforzo aggiuntive rispetto a quelle presenti, per controllare il territorio che è teatro di scippi, rapine, agguati ed episodi di violenza gratuita. Ma, il Ministro replica così alle dichiarazione del Sindaco: “Uno sforzo per Napoli l’abbiamo già fatto, entro giugno entreranno ulteriori unità di concorsi che si sono appena conclusi con i corsi di formazione che purtroppo erano stati bloccati l’anno scorso per la pandemia. Noi stiamo facendo il massimo e tra l’altro l’attenzione che dedichiamo a Napoli si vede anche dalle volte che io sono venuta in questa città.” Inoltre, aggiunge: “Dopo questo incontro saremo in Prefettura per fare un punto della situazione con tutte le forze di polizia territoriali, quindi è massima assolutamente.” Per quanto riguarda la questione della videosorveglianza il Ministro dice: “Faremo il punto anche su questo perché rappresenta un metodo per assicurare anche la sicurezza della città. Con il Pon sicurezza abbiamo finanziato più di 600 videosorveglianze, adesso si farà un punto di situazione di quelle funzionanti e non funzionanti, ma questo è un obiettivo che io ho dato al Prefetto sul territorio quando ci siamo visti l’altra volta. Quindi spero che ognuno faccia la sua parte”.
Ed è proprio nella giornata dedicata al vertice sulla criminalità che arrivano notizie su quanto accaduto questa notte al Lungomare e nella zona industriale. Un lunedì sera che doveva essere trascorso in tranquillità con amici eppure, il copione è sempre lo stesso. S’inizia a litigare per motivi futili e poi si sfocia in violenza. Infatti, intorno all’una, un 21enne napoletano si è presentato all’Ospedale Pellegrini con una ferita d’arma da taglio alla coscia destra. Secondo una ricostruzione ancora tutta da verificare, il giovane avrebbe discusso per motivi banali con un gruppo di ragazzini sul lungomare di Via Caracciolo. Uno di questi avrebbe estratto il coltello colpendolo alla gamba. Solo contuso per un pugno in faccia un amico del 21enne. Si tratta di un ragazzo di 20 anni, anche lui napoletano. Sono stati entrambi dimessi con una prognosi di 21 giorni per il 21enne e 10 giorni per il 20enne. Indagini in corso dei carabinieri della compagnia centro per chiarire la dinamica. Nelle stesse ore due 23enni napoletane sono state rapinate dell’auto da due uomini mentre si trovavano in Via Ferrante Imparato, zona industriale di Napoli. Le due donne erano in auto e sarebbero state affiancate da due sconosciuti a bordo di uno scooter. Armati di pistola hanno abbandonato lo scooter in strada e hanno costretto alle due donne ad abbandonare l’auto. Sono poi fuggiti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Poggioreale. Grazie al coordinamento della centrale operativa del Comando Provinciale di Napoli, i militari hanno poi rinvenuto anche l’auto che è stata sottratta. Era in Via Parco Panorama, nel comune di Volla. Le indagini sono in corso per chiarire la dinamica e identificare i due rapinatori.