NAPOLI – Un week end dedicato alla messa a fuoco dell’importanza dei marchi e della loro salvaguardia contro i contraffattori del prodotto.
L’Archivio di Stato di Napoli, diretto da Candida Carrino, conclude (per il momento) così nella sua sede di Piazzetta Grande Archivio il focus sui marchi storici, di cui, fra gli innumerevoli faldoni conservati nei suoi 70 km di scaffali, conserva la memoria.
La prima tappa, il 24 e 25 settembre, ha puntato i riflettori sui brevetti e tre marchi storici napoletani della fashion conosciuti nel mondo.
Stavolta, nella sontuosa sala Filangieri dell’Archivio, altri documenti su marchi e privative saranno in mostra nelle bacheche e, nel contempo, vi saranno due incontri che intrecceranno le tematiche cruciali affrontate.
L’iniziativa complessiva, aperta al pubblico fino al 23 ottobre p.v., inizierà nel pomeriggio di sabato 22 ottobre, nella sala Filangieri, a partire dalle ore 17:00.
Questo il programma:
– Introduzione della Direttrice dell’Archivio di Stato, Candida Carrino,
– Seguiranno gli interventi del Tenente Colonnello Marco Volpe, del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli: “L’evoluzione e le nuove frontiere della contraffazione”;
– Luigi Giamundo, presidente dell’Associazione Museo del Vero e del Falso – Napoli: “Iniziative a tutela del Made in Italy e contrasto alla contraffazione”.
– Raffaella Pollini, Direttore Comunicazione e progetti speciali Kartell, “Kartell, l’innovazione permanente della bellezza”.
– Edoardo Imperiale, Direttore della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle Materia concianti: “il ruolo della Stazione Sperimentale per l’industria delle Pelli e delle materie concianti a tutela dei prodotti cuoio, pelli e pelletteria”.
– Maria Rosaria Napolitano, Ordinario di Marketing e Strategie dell’Università “Parthenope” di Napoli: “Heritage Marketing. Come aprire uno scrigno e trovare un tesoro”.
Domenica 23 ottobre, a partire dalle ore 11:00, nella Sala Filangieri sarà il momento dello storytelling della memoria.
Saranno presentate, infatti, due case histories per gastronauti: quella della tradizione cioccolatiera napoletana di Gennaro Bottone, e l’altissima qualità dei vini irpini Di Meo.
Un’iniziativa che ben si inserisce nella mission assolta dall’Archivio di Stato, “tesoriere” di una infinita messe di documenti riguardanti le storie delle imprese operanti sul territorio, assurte a rinomanza nazionale e internazionale. È o non è #lacasadellestorie?