SAN GIORGIO A CREMANO – Dopo la sosta forzata dovuta alla pandemia, sono tornati in palcoscenico i Teatramanti che sabato e domenica hanno messo in scena alla Fonderia Righetti a Villa Bruno, a San Giorgio a Cremano “Il settimo si riposò” una pièce di Samy Fayad.
Praticamente un thriller comico, con sullo sfondo un grottesco rapporto di reciproca antipatia tra due dirimpettai di uno stesso condominio di Napoli. Smargiassate, esibizionismi, gelosie, ripicche, tiri mancini.
Uno dei protagonisti non compare mai inscena ma è prepotentemente sempre presente nei pensieri del protagonista della storia Antonio Orefice (Marcello Caccavale), sedentario e anonimo impiegato che la domenica la passa in pantofole aspettando l’ora di pranzo e la mitica trasmissione radiofonica “Tutto il calcio minuto per minuto”.
Il classico sportivo da sofà. L’unico esercizio fisico che contempla ed esegue è la camminata dalla poltrona alla postazione cannocchiale con il quale osserva e scruta le avventure del suo odiato dirimpettaio.
E cerca in ogni modo di rovinargli le continue feste e festicciole che il gaudente nemico si concede platealmente con comitive di amici allegri e chiassosi fino a notte inoltrata.
E questa domenica per don Antonio diventerà proprio una domenica decisamente bestiale.
La radio annuncia che un pericoloso bandito è evaso da un carcere del Nord ed è stato avvistato dirigersi verso Sud.
Tutta la popolazione è avvisata di stare in allerta.
Il bandito è armato e potrebbe ritrovarsi in una qualsiasi parte d’Italia.
Il malvivente irrompe giusto in casa dello sconfortato impiegato.
Lui e tutta la sua famiglia restano in ostaggio del criminale che decide di nascondersi a Napoli per, poi, imbarcarsi per la Tunisia.
La casa di Antonio si affolla mano a mano di pittoreschi personaggi, per un turbinio di incontrollabili pirotecniche situazioni fino all’epilogo più fantozziano possibile per lo scalcinato protagonista.
In scena con Caccavale che firma anche la regia, Annapia Migliaccio, Vincenzo Casandrino, Martha Ricciolio, Adelaide Paganelli, Federica Paganelli, Assunta Cozzolino, Anna Pipolo, Leopoldo Miele, Daniele Proverbio, Giovanni Rivera, Tecla Carenzo, Giovanni Punzo, Antonio Argano e Giovanni Proverbio.
La scenografia è firmata da Massimo Malavolta, il trucco di Janeth Ricciolio.
