NAPOLI (di Raffaele De Lucia) – Dopo due anni di cenoni blindati, lontani dagli affetti familiari e conditi da mascherine e distanziamento, quest’anno finalmente i napoletani potranno vivere un natale normale, con tanto di baci, abbracci, parenti attorno a un tavolo e poesie declamate dai bambini.
Per il cenone del 24 quest’anno si punta sulla tradizione. Rosario Izzo Chef del ristorante Napoli 1820, ha realizzato per noi tre piatti della cucina napoletan delle feste.
Si incomincia con l’insalata di rinforzo, cavolo, papaccelle, giardiniera, olive, acciughe e olio evo, uno dei piatti must del natale made in naples, si continua poi con le linguine all’astice realizzate con pomodorini gialli e rossi del vesuvio, basilico, prezzemolo e le uva dell’astice che a fine cottura vengono rilasciate nel suogo mantecato.
L’astice poi viene servito a parte come secondo che si accoda poi a frittura di gamberi e calamari e pesce al forno. Per concludere la cena della vigilia le immancabili noci e castagne, raffiuoli rococò cassata e panettone il tutto annaffiato da vino bianco e spumante.