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Stefano Esposito: Un Ufficiale con la “penna”

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Napoli- di (Vania Fereshetian)

Stefano Esposito è un Ufficiale dell’Aeronautica Militare. Sposato con Antonietta  Pagano e padre di Sara e Simone Pio. Nel tempo libero, ama scrivere. E scrive di tutto, romanzi, poesie, opere teatrali, cortometraggi, e persino favole per bambini. Scrivere, come dichiara lo stesso autore, gli permette di: “viaggiare nel tempo e ritrovare l’anima”. Ed è proprio l’elemento del tempo ed il rapporto che con esso l’autore instaura, ciò che risulta essere determinante nella sua produzione letteraria. Stefano, infatti, viaggia molto per lavoro, essendo un pendolare, e allora, per dimenticarsi del tempo trascorso in treno, che si dilata oltremodo in caso degli ormai immancabili ritardi, si dedica alla scrittura. E il treno diventa il suo laboratorio creativo e produttivo di idee. Seduto in compagnia del suo tablet, lui scrive. Autore di due fortunati romanzi, entrambi editi con Edizioni Mea. Il primo, vincitore del premio internazionale giornalistico Campania Terra Felix 2021, si intitola “La matematica del metafisico”.La copertina è stata disegnata da sua nipote Martina Russo all’età di dodici anni ed è poi stata trasformata in formato editabile e digitale dal fotografo Pietro Tortora. Il romanzo è ambientato nel poliedrico quartiere della Pignasecca, a Napoli, e tratta la storia di un professore di Fisica Matematica che reagisce al decesso della sua amata Amalia, rifugiandosi nelle certezze apparentemente incrollabili del suo mondo, fatto di numeri e di formule infallibili. Ma la magia della città sarà in grado di trasformarlo radicalmente, fino a fargli rendere conto che non sempre “due più due fa sempre quattro”, soprattutto quando per fare i conti si deve usare la matematica del cuore. Il secondo romanzo, che ha ricevuto il Premio per meriti letterari della biennale d’arte contemporanea di Procida Capitale della Cultura 2022, si intitola “Verità, Giustizia e Libertà”. La copertina è stata interamente realizzata in versione digitale dalla nipote Martina Russo all’età di tredici anni. Anch’esso è ambientato a Napoli, tra i quartieri di Chiaia, Posillipo, i quartieri spagnoli e la Sanità. A causa di uno strano omicidio, le storie di Roberto Seccia, giovane praticante avvocato dei quartieri spagnoli, un autentico “scugnizzo in toga”, Francesco Spadafora, energico ufficiale dei carabinieri che fa il pendolare da Roma a Napoli, e Giuseppe Carbone, coraggioso prete del Rione Sanità, si intrecciano vorticosamente, in una Napoli dai mille colori dove, alla fine, le certezze granitiche che le parole “Verità, Giustizia e Libertà” sembrano voler simboleggiare, finiscono per essere colorate delle infinite individualità che le interpretano di volta in volta, nella vita reale, interrogando così più volte il lettore. L’autore infatti dichiara che l’opera è come un enigma, più che un giallo.

L’autore destina i proventi di entrambe le opere in beneficenza. I proventi del primo romanzo sono destinati alla Parrocchia San Matteo Stella Maris di Giugliano in Campania, per la missione che don Luigi Pugliese porta avanti con determinazione a Manila, nelle Filippine. I proventi della seconda opera sono destinati alla Onlus OPEN che si occupa di Oncologia Pediatrica e Neuroblastoma.

“L’arte deve essere liberazione. Sollievo per l’anima per lo scrittore, ma anche un aiuto concreto per chi soffre” dichiara l’autore che col suo ‘piccolo contributo’ spera di poter donare la sua passione, trasformando ancora una volta il suo tempo, in opere concrete.

Proprio in merito al rapporto col tempo, l’autore ha recentemente presentato un’opera denominata “CalendArte: Napoli, poesie e visioni, realizzata con una fruttuosa collaborazione con l’artista di fama internazionale, pittrice visionaria Lilliana Comes. Sodalizio artistico nato per caso, grazie alla frequentazione de “La libreria” sita a Varcaturo, in Giugliano in Campania, a Napoli. Il CalendArte è nato da una sua idea, si tratta di un’opera che coniuga in maniera trasversale più arti, una contaminazione artistica che da un lato porta a raffigurare l’anima di Napoli attraverso le sue splendide sirene, situate, per ciascun mese, in posti e circostanze tipiche della vera tradizione napoletana, assolutamente lontana dai soliti cliché. Ogni dipinto è accompagnato da una poesia di Stefano Esposito, che ne rappresenta lo stato d’animo rispetto a quella stagione e consegna al lettore un modo di prendersi un momento di pausa dalla stressante quotidianità, per concedersi un respiro dell’anima. Il CalendArte, infatti, non riporta date e nemmeno giorni perché si basa su un tempo diverso da quello della nostra quotidianità, fatta di ritmi scanditi da scadenze, rituali e materialità. Proprio per questo è un ‘calendario eterno ‘, utilizzabile sempre. Il CalendArte si basa sul tempo dell’arte, sul tempo della poesia, sul tempo autentico dell’umanità. L’opera è stata realizzata con materiali ecosostenibili e consente l’interscambiabilità delle tele, in modo che si possa disporre di tredici tele, dodici per i mesi dell’anno, più la copertina. Tutto ciò è stato possibile grazie all’invenzione, al genio creativo dell’architetto Francesco Gambardella, il quale ha fatto sì che l’arredamento possa così essere sempre in costante cambiamento. L’opera è stata patrocinata dalla libreria di Livia de Maio Pironti e argomentata egregiamente dalla relatrice Angela Feluca. Sarà presto presentata alla Melkart Gallery di Nizza, con poesie tradotte in francese.

L’ecletticità di Stefano Esposito si dimostra anche con le sue altre opere. Prossimamente, infatti, andrà in scena in teatro una commedia scritta dallo stesso, in collaborazione con Franco Capuano, e denominata “O’Spassatiempo”.Ha inoltre scritto favole per bambini, con cui lo stesso autore intende raccontare i problemi della nostra terra attraverso l’uso della metafora. Celebri sono “La Terra dei giochi”, favola corredata dalle illustrazioni di Martina Russo, con cui si denuncia la Terra dei Fuochi e si omaggiano le figure di don Maurizio Patriciello e della Iena Nadia Toffa. Altra favola è quella denominata “Super Luce” in cui si parla della ecosostenibilità e dell’utilizzo delle energie alternative, in modo allegorico e fruibile dai più giovani. Ancora, l’autore è vincitore del Premio Sipes per le sue poesie dedicate alla nascita della figlia. Insomma, si tratta di un vulcano in persona che dedica il suo tempo libero per regalarci delle assolute e imperdibili perle letterarie.

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