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Omicidio chalet Mergellina, la Scientifica torna sulla scena del crimine

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Diciassette giorni dopo la sparatoria in cui ha perso la vita il 19enne Francesco Pio Maimone, questa mattina gli uomini della Scientifica della Questura di Napoli sono tornati nella zona degli chalet di Mergellina per ulteriori rilievi. Da quello che è trapelato, si tratta di verifiche balistiche per avere un quadro ancora più chiaro sulla traiettoria del proiettile esploso dalla pistola impugnata dal presunto assassino Francesco Pio Valda, ora detenuto nel carcere di Secondigliano.

POLIZIA SCIENTIFICA TORNA SUL LUOGO DELLA SPARATORIA
Dalle immagini della video sorveglianza, che però non mostrano il momento in cui Maimone viene colpito mortalmente, era emerso che Valda avrebbe estratto la pistola quando stava per soccombere nella rissa scoppiata per la famosa scarpa sporcata. Dopo aver esploso due colpi in aria, avrebbe continuato a sparare ad altezza uomo. Per dimostrare che i proiettili erano veri e non a salve, la spiegazione fornita da alcuni testimoni della scena.

KEKKO PIO ESTRANEO ALLA RISSA
La vittima, Francesco Pio Maimone, era estraneo alla rissa e non conosceva i due gruppi che si stavano contrapponendo. Kekko Pio era in compagnia di amici a pochi passi da dove sono avvenuti gli spari. Un proiettile lo ha colpito mentre era intendo a mangiare noccioline. Gli inquirenti sono ancora alla ricerca dell’arma, un revolver, da cui è partito il colpo che ha stroncato la vita del 19enne del quartiere Pianura che sognava di aprire una pizzeria tutta sua.

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