NAPOLI – La notizia circolava già da qualche settimana. Un rinvio e poi, ieri, l’annuncio della nomina di Maurizio De Giovanni a nuovo presidente della Fondazione Premio Napoli.
Un’idea del sindaco Gaetano Manfredi affidare allo scrittore napoletano, più in vista nello scenario letterario cittadino degli ultimi dieci anni, la presidenza di un premio letterario un po’ calato di importanza dopo il 2006, quando a presiederlo c’era un certo Ermanno Rea e a vincerlo veniva il premio nobel per la letteratura Orhan Pamuk.
IL SINDACO HA ANNUNCIATO IL PASSAGGIO DEL CONTRIBUTO A 200MILA EURO
Incassato anche il raddoppio dei fondi per il Premio, Maurizio De Giovanni sogna un evento capace di coinvolgere i giovani della città. Far tornare i ragazzi napoletani a leggere, l’obiettivo principale del nuovo presidente: “A Napoli i giovani più armati del continente, con la dispersione scolastica maggiore del continente, con il minor numero di lettori con più di un libro all’anno al di sotto dei 30 anni”. Una condizione generale che può portare “alla fine della città dal punto di vista culturale e invece Napoli ha nella cultura la sua maggiore chance”.
UN LIBRO IN MANO, AL POSTO DELLE PISTOLE
Ma per portare ‘a casa’ il risultato, il neo presidente della Fondazione ha le idee chiare su cosa fare: stimolare l’interesse per la lettura, portare i ragazzi a leggere in modo creativo “perché li può far sentire protagonisti, farli leggere in modo funzionale”. Una lettura che, ad esempio, può essere funzionale alla realizzazione di un prodotto audiovisivo. Non bisogna mai pensare che l’audiovisivo sia autosufficiente, la lettura deve essere primaria”. De Giovanni punta a instaurare un rapporto stretto con le scuole, con la rete delle biblioteche e con le strutture della Giunta comunale riferite all’istruzione
