NAPOLI – Sono state inaugurate le nuove giostrine di Piazza Nazionale. Due volte. La prima, quella ufficiale, alla presenza delle Autorità e della piccola Noemi, simbolo della voglia di riscatto della piazza e dei diritti dei bambini. La seconda, quella che nessuno auspicava, dai vandali.

Infatti a meno di 48 ore dalla riapertura dell’area giochi che era stata restaurata proprio per i continui atti vandalici, le giostrine vengono nuovamente e brutalmente fatte oggetto di atti distruttivi. In un video fatto girare sui social si vedono due ragazzini che prendono a calci uno degli scivoli provocando danni evidenti.

“Dobbiamo dire che siamo sorpresi? Non possiamo perché mentiremmo. Amareggiati, arrabbiati, delusi, si, ma non da oggi. “- dichiara il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli- “Siamo intervenuti innumerevoli volte per richiedere la riparazione delle giostrine ma ogni volta poi si era punto e da capo.  Accusare solamente l’amministrazione comunale per il degrado delle aree giochi della città è un po’ come indicare la luna e guardare il dito.  Il problema principale sta invece nella presenza, troppo massiccia e che tende ad estendersi, di persone, spesso giovanissime, che non riescono ad esprimersi se non attraverso atti vandalici, violenti e distruttivi. Persone incapaci di vivere in una società civile. È qui che bisogna intervenire innanzitutto tramite le famiglie che spesso si disinteressano di loro e li lasciano circolare in città anche in piena notte. Bisogna smetterla di voler fare a tutti costi i comprensivi ma occorre, una buona volta, prendere le redini della situazione in mano intervenendo anche sulle famiglie quando si tratta di minori.”

“Certo, poi, non si è fatto nulla in materia di prevenzione. A Piazza Nazionale mancano la videosorveglianza, l’illuminazione e i controlli. “- prosegue il deputato- “Questo fa si che ci siano più colpevoli ma di certo non giustifica gli atti vandalici. Per tutelare gli spazi per i più piccoli abbiamo da tempo presentato una proposta: darli in affidamento a privati, enti o associazioni, che, in cambio della gestione di una piccola buvette, devono prendersene cura e regolare il flusso di utenti chiudendo anche a chiave la sera, dopo l’orario di chiusura. La risposta? Il silenzio assoluto come quello che ritornerà dopo le polemiche per questo ennesimo atto vandalico che presto sarà dimenticato”.

A pochissime ore dalla riapertura dell’area giochi di Piazza Nazionale a Napoli, alla quale abbiamo partecipato contribuendo al ripristino al suo stato originale del murale che raffigura la piccola Noemi, ferita dalla mano violenta della camorra in quei luoghi il 3 maggio 2019, apprendiamo di un nuovo atto vandalico contro le installazioni. Da una prima verifica non ci sarebbero danni gravi ma quanto accaduto testimonia i problemi che attanagliano il nostro territorio, soprattutto sul fronte della violenza minorile.

Facciamo nostro l’appello della presidente della Quarta Municipalità, Maria Caniglia, per installare telecamere di videosorveglianza nella zona e per ampliare l’illuminazione pubblica“. Queste le parole di don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Polis della Regione Campania.

Oltre a questi passaggi di sicurezza, essenziali, ribadiamo l’esigenza sempre più pressante che richiede una vera e propria adozione sociale della piazza. Invitiamo nuovamente tutta la cittadinanza a viverla come un luogo di crescita sana per i bambini, per questa ragione proseguiamo nell’invitare tutte le istituzioni e le persone attive sul territorio a prendersi cura dei luoghi, come già abbiamo ripetuto più volte. Solo con una vera e propria adozione degli spazi, compiuta nella condivisione tra i cittadini, si possono sconfiggere questi fenomeni violenti, che spesso rappresentano i prodromi, per i giovanissimi, di scelte di vita orientate al male, alla camorra. Ribadiamo la nostra presenza al fianco di tutte le istituzioni e continueremo, ogni volta che un’opera sarà scalfita, a ripristinarla, ancora, ancora e ancora, perché i luoghi siano abitati e non devastati, siano presidi di legalità contro le insidie della criminalità organizzata“.

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