NAPOLI – Un mestiere quasi scomparso, ma essenziale per l’intero ciclo produttivo dell’olio extravergine d’oliva del Cilento.
Per formare i giovani e inserirli nel mondo del lavoro come potatori d’olivo, è nato “Potare Lento, pratiche di potatura dell’Olivo nelle Terre di Ascea per rigenerare il CiLento”, progetto che ha avuto l’obiettivo di far rinascere una professione antica e allo stesso tempo attuale e che mira alla creazione d’impresa per soddisfare la domanda crescente negli uliveti del Cilento.
Il primo anno di corsi, con stage, attività teoriche e pratiche, visite in aziende del settore e giardini, per salvare l’antico mestiere del potatore di olivi ed insegnare nuove tecniche, si è chiuso con la cerimonia presso la sede della Fondazione Banco di Napoli.
Al progetto hanno partecipato 20 persone: 3 donne e 17 uomini, tra cui alcuni stranieri e 13 disoccupati che, ora, potranno trovare nuove opportunità in un settore che ha una grande richiesta di personale formato.