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Ieri sera in migliaia a Somma Vesuviana per i tradizionali fuocarazzi di Sant’Antonio

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SOMMA VESUVIANA – “La tradizione dei fuochi di Sant’Antonio, è secolare e a Somma Vesuviana, spesso è legata anche alla storia delle paranze di canto popolare.

Ieri sera sono stati molteplici i fuochi accesi.

E spesso il falò, davvero alto, è accompagnato proprio dalle paranze. E’ il caso di Zì Riccardo e Donne della Tammora che da ben 117 anni, organizza il fuocarazzo in una dei cortili più antichi del paese, in località Rione Trieste.

Sant’Antonio è patrono dei contadini, degli allevatori e protettore degli animali e tra i principali elementi iconografici che identificano Sant’Antonio c’è anche il fuoco ai suoi piedi.

In realtà, la festa che lo celebra, scandisce anche il tempo tra le semine e i raccolti in agricoltura.

A Somma Vesuviana non sono poche le tradizioni popolari che testimoniano il legame con l’agricoltura. Pensiamo alla Festa delle Lucerne che si svolge ogni quattro anni o ancora alla Festa della Montagna che si tiene tutti gli anni, dal primo Sabato dopo Pasqua.

Anche in queste tradizioni non mancano elementi che richiamano e riportano alla cultura antica”.

Lo ha affermato Rosalinda Perna, Assessore agli Eventi del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano.

E continua l’apertura pomeridiana del Castello di Lucrezia D’Alagno, maniero del 1458 con i suoi spettacolari torrioni che dominano il panorama sul Borgo Antico del Casamale.

Ogni pomeriggio, dalle ore 16 alle ore 20, le sale sono aperte per dare la possibilità di visitare, fino al 28 Gennaio, la mostra di Street Photography di Genny Maggiore.

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