Conterò gli attimi che mi legano a te che non ne vada perduto alcuno. L’alba abbraccia la notte. Lei compagna del Sole come fata risveglia i profumi del giorno.

L’autrice di questa ispirata raccolta scrive versi poetici sin da giovanissima, ma soltanto in età adulta si convince a condividere con altri le proprie emozioni più intime. Lo fa con grazia e precisione, accompagnando il lettore su testi potenti, ricchi di immagini sublimi e di parole profonde. I componimenti di “A piedi nudi sul cuore” di Antonia Notaro nascono da sentimenti delicati e travolgenti, generati dall’amore e dal perenne viaggio alla ricerca di sé, nonché di orizzonti più vasti. Parlano alle parti più nascoste dell’animo umano.

Dott.ssa Notaro come nasce la sua raccolta di poesie e in che momento inizia il magico viaggio con la scrittura?

“Non sono una dottoressa ma una convinta e appassionata poetessa. Con tutto il rispetto per i titoli accademici e per le persone che tanto hanno lavorato per ottenerli, credo che l’arte di scrivere sia qualcosa di innato che prescinde dagli studi compiuti: un fuoco sacro che arde dentro di noi sin dalla nascita e che continua a vivere dentro il poeta aumentando d’intensità con il passare del tempo. Quando resta inespresso per tanto tempo, come nel mio caso, arriva ad esplodere con veemenza perché non v’è altra soluzione che farlo fluire all’esterno. La mia raccolta di poesie nasce a piccoli passi: scrivevo solo per me, quasi gelosa dei miei pensieri, a volte strappavo i miei scritti. Con l’età più adulta ho realizzato che questi sentimenti non potevo tenerli chiusi sottochiave, avevano bisogno di volare, come la crisalide diventa farfalla”.

“A piedi nudi sul cuore”, può essere anche definito un inno a voler vivere la vita con più leggerezza?

“Sì, può essere, vivere e godere della vita con leggiadria ma soprattutto trattare le fasi e situazioni d’amore a piedi nudi, senza calzari, delicatamente e con rispetto, le varie problematiche che nascono in amore senza lasciare ferite profonde”.

Qual è la poesia a cui è più legata?

“Le amo tutte, hanno smosso sentimenti profondi in generale, mi commuovo quando scrivo amo molto “Apparenze”, “Dolce terra”, “Voglio solo amarti”, “Ti amo”, “Rimango” e “A piedi nudi sul cuore” che dà il titolo alla raccolta”.

L’amore è il filo rosso che lega questi versi, eppure, oggi sembra che nessuno sappia più parlare di questo sentimento. Lei cosa pensa al tal proposito?

“L’Amore aleggia tra le pagine di questo libro, i miei scritti sono sacre verità. Io credo nell’amore e nel bene tra la gente. Il mio sguardo cade benevolo e sempre con un sorriso, su chi ho di fronte: in questo modo sollecito uno sguardo empatico dall’altra parte. Amo amare la gente. Credo fermamente che un gesto d’amore sia reazione a catena per un bagno d’amore universale”:

Ha in mente di produrre un altro lavoro editoriale? Se sì, di che genere?

“Sì, credo di produrre ancora poesia assolutamente. E poi sto già scrivendo altro: per ora è un lungo racconto, semi-auto-biografico ma credo che per essere solo un semplice racconto, io sia andata già un po’ troppo avanti. Vedrò”.

Ha in mente qualche presentazione e soprattutto le piacerebbe divulgare questo libro nelle scuole?

“Sarebbe molto bello divulgare il mio libro nelle scuole. Credo sia adatto a un pubblico giovane perché parla di amore come carezza di farfalla, adatto a giovani vite che hanno bisogno di sentimenti freschi come loro e con gran rispetto per i loro sentimenti, quello che noi adulti dobbiamo loro. Si, sarebbe veramente molto bello presentare il mio libro ai giovani delle scuole, ne sarei felice: più ci penso e più me ne convinco”.

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