NAPOLI (Di Anna Calì – fonte foto SSC Napoli) – I fischi sul finale al Maradona sono l’espressione perfetta per racchiudere questo match. Perché è assurdo, inconcepibile e allucinante. Far giocare in casa propria il Frosinone a questi livelli, che per quanto possa far piacere la sua salvezza, essendo una squadra del Sud è vergognoso per un squadra come quella del Napoli permettersi di stare nel campo a camminare e a passeggiare tranquillamente per le vie dello stadio nel cuore di Fuorigrotta. Forse è a voi che non interessa niente, perché i tifosi sono stanchi e stremati di questa agonia, di vedere questo branco di persone che camminano senza enfasi e sangue agli occhi.
Sono i gol di Cheddira a non permettere al Napoli di portare a casa i tre punti. Un risultato importantissimo che sarebbe stato utile alla squadra di Calzona. Un Cheddira che ha deciso di mettersi in mostra, un chiaro e timido segnale lanciato al Presidente De Laurentiis per il campionato prossimo? Quindi più che gol dell’ex li potremmo definire un gol del next?!
In un Maradona sold out, con il primo caldo, anche quest’oggi a essere delusi ancora per una volta, l’ennesima, sono e resteranno i tifosi.
Una squadra che nonostante abbia giocato con mediocrità e ci abbia fatto vedere sprazzi di normale lucidità, non è riuscita a rendere felice i propri tifosi e chissà come avrà mai pensato Spalletti, presente in tribuna oggi, nel vedere i suoi giocatori giocare in questa maniera e soprattutto senza avere più quel cinismo e quell’agonismo che li ha permessi lo scorso anno di comandare in Italia e in Europa.
Una squadra che ha deciso di non attaccare più, accontentandosi del pareggio e allora siamo sicuri che il problema sia dovuto alla matematica e quando ci darà il verdetto finale? È più probabile che siano gli stessi giocatori e lo stesso Mr a non credere più in questa squadra, nell’obiettivo stagionale e, soprattutto, non vedano l’ora che questo campionato giunga al termine. Lo stesso Calzona non può e non deve permettersi dei cambi così in ritardo.
Eppure, si pensava e si sperava che, almeno oggi, avremmo potuto parlare di qualcosa di diverso visto il primo tempo giocato egregiamente dal Napoli con il passaggio in avanti grazie a un altro eurogol di Matteo Politano al 16′, ed è soltanto un grande Meret su un rigore, fortemente in dubbio a permettere al Frosinone di non trovare il pareggio con Soulè.
Un primo tempo che vede sfumate le tantissime occasioni mancate da parte di Victor Osimhen, ed è proprio su Osimhen che dovremmo puntare l’attenzione.
Un attaccante che si definisce essere un fuoriclasse e, puntualmente o è in fuorigioco o sbaglia tutto ciò che può sbagliare, nonostante sia dinanzi alla porta. È così che giocano i fuoriclasse? Perché di attaccanti con la “A” maiuscola il Napoli ne ha avuti tanti e sia Cavani che Higuain oggi avrebbero segnato tutti i gol che Osimhen non è riuscito a mettere in porta, non dimentichiamoci tra l’altro che gli ex attaccanti erano e hanno continuato a essere umili e meno presuntuosi, cosa che Osimhen, ahimè, non riuscirà mai a eliminare dal suo aspetto. Tra l’altro, se ha già la testa a Parigi è giusto che lui non giochi più una partita e che lasci lo spazio a Simeone che sicuramente farà molto meglio e, nonostante Osimhen abbia dato il gol del vantaggio nel secondo tempo, questo non cancella tutti gli errori fatti per tutta la sfida.
Come, il rigore parato da Meret nel primo tempo non cancellerà ciò che di orribile ha fatto sui due gol segnati da Cheddira.
Sembra essere una ruota, una sorta di Karma: l’azione precedente fai bene e subito dopo viene quell’azione che ti condanna.
Bene la prestazione di Anguissa e anche quella del georgiano che è l’unico a correre per tutto il campo con palla al piede, peccato che non abbia trovato il gol.
Da aggiungere alle note negative di questa partita, anche oggi è il capitano di Lorenzo che di Capitanon ha proprio niente ed è giusto che anche lui vada via e soprattutto che venga sostituito da Mazzocchi.
Sul finale l’espulsione anche di Mario Rui e, allora, non ci resta altro che attivare il countdown e far passare presto queste altre sei partite ed è forse un bene che il Napoli non si aggiudichi neanche un posto in Conference che, forse darà un bello scossone per l’anno prossimo e speriamo che con la fine del campionato si porterà anche la fine di questo Napoli bipolare e pieno di dualismo!!