CASAL DI PRINCIPE – Non solo gli spari in aria in piazza Mercato, a pochi passi dal Comune, fatti con una mitraglietta da due persone in auto.

A Casal di Principe (Caserta), dove domani si vota per rinnovare sindaco e consiglio comunale, i carabinieri indagano anche su un secondo episodio che ha coinvolto in via Bologna la casa dove vivono i due figli dell’ex capoclan oggi collaboratore di giustizia Francesco Sandokan Schiavone, Emanuele Libero, scarcerato qualche settimana fa, e Ivanhoe; il portone di ingresso è stato raggiunto infatti da almeno una quindicina di proiettili, sui cui bossoli sono in corso gli accertamenti balistici per verificare se a sparare nei due luoghi di Casal di Principe sia stata la stessa arma e soprattutto nello stesso arco temporale.

Al momento non è emerso che i due episodi siano legati alla competizione elettorale, ma c’è comunque preoccupazione visto che alla vigilia delle ultime due elezioni comunali, entrambe vinte dal sindaco uscente Renato Natale, non si erano verificati casi del genere.

“Confidiamo nel rapido intervento delle forze dell’ordine per risalire ai responsabili del grave episodio registrato a Casal di Principe, a poche ore dal voto. Siamo certi, però, che quest’atto scellerato non fermerà l’azione del Governo nazionale per riportare la legalità e lo Stato in territori che per troppi anni hanno visto la camorra infiltrarsi nel tessuto sociale, economico e amministrativo. Ai cittadini di Casal di Principe vanno la nostra solidarietà e vicinanza con l’invito a recarsi alle urne in massa per dare un segnale forte e immediato di cambiamento, libertà e rifiuto di ogni forma di intimidazione. Sappiano che non sono soli”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.(ANSA)

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