NAPOLI – In un’epoca dominata da freddi algoritmi e alienazione digitale, in un mondo che ha sostituito l’illusione social alla realtà sociale, nel quale l’immagine e l’ossessione per l’apparire hanno soppiantato tutte le gioie (e le fatiche) del fare, il nuovo lavoro del cantautore mascherato UAH ci parla di autenticità e di calore umano. Quel calore ormai quasi dimenticato, passato di moda, proprio come la flanella, calda stoffa ormai in disuso o confinata a un’estetica vintage, che dà il titolo a un disco che idealmente è un soffice caldo abbraccio di UAH ai suoi ascoltatori.
FLANELL’, come la camicia a quadrettoni riportata al centro dell’artwork è un disco da indossare, per guardarsi allo specchio e ritrovarsi a essere (ancora) umani nonostante tutto, per ricordare a noi stessi chi siamo e che dietro tutte le maschere dell’apparire c’è un lavoro da fare pelle a pelle, corpo a corpo, per sopravvivere alla società odierna che ci vuole sempre più alienati nella virtualità.
E, paradossalmente, proprio in controtendenza con le logiche dell’apparire, per lasciar parlare, anzi, per lasciar fare solo la sua musica, l’artista partenopeo cela il suo volto dietro tre differenti maschere, realizzate a mano da un artigiano cartapestaio di Nola, che rappresentano i tre stati d’animo legati all’espressione napoletana “Uah”
FLANELL’ è una raccolta di canzoni, suoni, parole, riflessioni che catturano l’essenza delle esperienze umane e dei sentimenti più profondi. Con testi in lingua napoletana e in italiano, arrangiamenti musicali innovativi e un groove fortemente urbaine, quest’album è un viaggio unico che attraversa generi musicali dalla new wave all’indie-pop, dal mood funk alla new-disco.
Anche in quest’album UAH è accompagnato da una produzione raffinata e collaborazioni di talento:
Dino Barretta | Producer @Music Factory Studio
Chris Gehringer | Mastering @ Sterling Sound (New Jersey)
Vince Carpentieri | chitarre
Rita Ciccarelli | cori
Vincenzo Notaro (Officina Mirabilis) | Visual & progetto maschere
M° Paolino Scotta | Realizzazione maschere @ Museo della Festa (Nola)
La sinergia tra questi talentuosi artisti ha creato un’opera che esprime al meglio, e in maniera nobile, il concetto di artigianato qui traslato in ambito musicale: un prodotto che parte, si sviluppa e prende forma “dal basso”, realizzato da mani sapienti e spesso anonime in botteghe dimenticate, come quella che ha realizzato le tre maschere di UAH.