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Napoli

Conte fatti sentire, a Verona non poteva essere il vero Napoli.

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NAPOLI (di Anna Calí) – Troppo brutto per essere vero. Non se lo aspettava Conte e non se lo aspettavano i tifosi che avevano dato fiducia al nuovo corso azzurro.

Ma oggi a scendere in campo a Verona era praticamente lo stesso Napoli dello scorso anno Spinazzola a parte.

Una squadra spenta senza energia che peso Kvara per infortunio e senza in attaccante titolare ricorda di essere quella del 10°posto di un anno fa ed ecco che prima Livramento e poi Mosquera con una doppietta approfittano della difesa horror guidata da Juan Jesus del segnando i gol della vittoria.

Non pervenuto il Napoli di Antonio Conte.
Pessimo. Inguardabile. Lento. Smarrito.
Un inizio campionato peggiore di questo non poteva esserci.
Il post conferenza stampa di Antonio Conte di ieri pomeriggio ha messo in evidenza tutti i punti negativi, su tutti la rosa non adatta a lottare per certi obiettivi e la lentezza sul mercato. Negatività e problemi materializzatisi oggi sul terreno del Bentegodi.
E se ieri, lo scoraggiamento era ai livelli mediocri perché si aspettava l’inizio del campionato ora, possiamo affermare con certezza che lo scoraggiamento è aumentato.
Un Napoli assente. Una manovra lenta e inceppata. Zero i gol della squadra di Antonio Conte com’è zero l’anno, identificato dallo stesso Mr.
E, chi si era illuso che la partita contro il Verona non poteva essere un caso, considerando che l’anno dello Scudetto inizia proprio grazie a una manita contro il Verona ora, può benissamente eliminare questa illusione e, capire effettivamente ciò che è accaduto è stata una cosa bellissima che, forse, chissà quand’è che potrà accadere nuovamente.
E col senno di poi, è proprio questo il problema maggiore, aver visto Sarri e Spalletti allenare il Napoli, perché con entrambi i Mr, la squadra non mollava di un centimetro, lottava fino all’ultimo secondo, senza arrendersi mai.
La squadra partenopea ha subìto un involuzione che peggiora di anno in anno.
L’anno scorso, ci si lamentava che durante i ritiri il tecnico francese non li aveva fatti una degna preparazione e, ora? Cos’altro diranno? Visto che la preparazione atletica c’è stata e, si è dimostrata anche durante la partita di Coppa Italia con il Modena che avevano le gambe pesanti, complici proprio del duro lavoro.
Il problema unico è che questa squadra non ha scusanti. Non ora.
Una squadra che non si presenta con un attaccante ma soprattutto che non mette in chiaro cosa accadrà per quanto riguarda la cessione di Osimhen; Mazzocchi che tutto può fare fuorché giocare dall’inizio; Juan Jesus che dovrebbe essere mandato via e, sembra strano di come durante le sue valutazioni Conte non abbia pensato di farlo uscire fuori dalla rosa; Simeone che non ha mai giocato, chiede di farlo e il risultato è quello che è.
Kvara che non riesce ad entrare in porta e, purtroppo, la squadra è costretta pure a giocare senza di lui a causa di un infortunio alla testa.
Anguissa e Lobotka che non sono capaci nemmeno di segnare a porta vuota.
Poco cinici, poco cattivi, poco ingegnosi.
Tutto troppo poco.
Una rosa totalmente alla deriva che non ha un punto di riferimento.
Se nel primo tempo sembrava ci fosse l’idea del gruppo unito, nel secondo tempo, sono ritornati nuovamente ad essere divisi tra loro.
Le basi c’erano tutte e anche le buone intenzioni, soprattutto dal Mr Conte, così tanto acclamato dalla piazza, con il suo staff voleva dare un’impronta importante alla società e cambiare totalmente il tutto, peccato però che, anche lui per ora non ha fatto altro che dire delle belle parole.
Certo, il mercato è aperto fino al 30 agosto ma, se il caro Presidente non ha deciso di fare trattative, sarà altamente impossibile pensare che possa rinforzare e rinnovare la rosa nell’ultima rosa, almeno che, San Gennaro non faccia il miracolo o dobbiamo sperare che Conte stasera si faccia sentire? Altrimenti, quale sarebbe il senso della sua figura qui a Napoli?
Una cosa forse doveva essere fatta: rivoluzionare tutta la squadra, mandare via tutti i giocatori e partire da forze nuove e allenatore nuovo.
Forse, solo così avremmo potuto vedere qualcosa di diverso ma, visto che questo non è accaduto, non possiamo far altro che osservare questo disastro e andare avanti.
Male la prima, male con il Verona che doveva e poteva regalarci i primi tre punti.
La settimana prossima sarà la prima al Maradona contro il Bologna e la situazione è già ben difficile.
Il presidente forse sarà contento di tutto questa distruzione che ha saputo creare?

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