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Premio Napoli 1954-2024: 70 anni di storie da leggere, vivere, premiare

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NAPOLI – Un compleanno speciale, quello del Premio Napoli: sono 70 anni che è nato – prima manifestazione del genere a sorgere nel nostro Paese, nel lontano 1954 – e che promuove la lettura offrendo riconoscimenti alle opere e agli autori più significativi di Italia, Europa e oltre. La Fondazione Premio Napoli, presieduta dallo scrittore Maurizio de Giovanni, organizza una serata di spettacolo per festeggiare l’anniversario: l’appuntamento è alle 19 di lunedì 16 settembre al teatro Mercadante, da tempo location degli eventi targati Premio Napoli. Presente il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi insieme ad altri rappresentanti delle istituzioni, tra cui i direttori dei principali enti culturali cittadini e regionali.

Una festa che si rispetti prevede degli invitati: introdotti dal padrone di casa de Giovanni, l’attrice Teresa Saponangelo (indimenticabile Maria in “È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino) sarà chiamata a leggere e interpretare alcuni testi; la sua voce recitante si alternerà a quella di Gennaro Carillo, docente universitario e componente del consiglio di amministrazione della fondazione, in un attraversamento dei 70 anni del premio tra storia, costume e letteratura, basato sui passaggi di alcuni testi vincitori della manifestazione. Allo stesso modo farà la musica: il pianista Lorenzo Hengeller – compositore e cantautore che si esibisce in tutta Europa – fonderà i momenti della serata in un tappeto di note e canzoni, contrappuntato dal critico musicale Stefano Valanzuolo, uno dei giurati del premio, che ha selezionato una scaletta musicale in rappresentanza di ognuno dei 7 decenni.

Sarà un viaggio diviso in fasi storiche e in immagini, con alcune istantanee che illumineranno i passaggi chiave; a partire dagli anni ’50 in cui il riconoscimento nacque, per poi passare ai periodi delle presidenze di Giuseppe Tesauro, Antonio Ghirelli, Sergio Zavoli, Ermanno Rea, Silvio Perrella, Gabriele Frasca e Domenico Ciruzzi, tra gli altri, fino a quella attuale di de Giovanni. Non sarà però un racconto rivolto al premio: le fotografie, le musiche, i brani racconteranno alcuni momenti della storia del Paese di cui Premio Napoli è stato un testimone significativo: “Il nostro premio nasce a Napoli ed è orgoglioso di questa origine” dice de Giovanni. “Ma Napoli è una città mondo, per cui raccontando lo sviluppo del riconoscimento non si può restare chiusi tra le mura cittadine. L’analisi e la promozione delle opere, nei decenni, ha illuminato la scena italiana, europea e mondiale, dato che la manifestazione da sempre accoglie volumi di ogni parte del mondo”. Conclude lo scrittore: “Così continuiamo a fare, avendo scelto di fare un focus sul Mediterraneo, e tenendo a cuore il primo scopo per cui è nata: valorizzare il libro come strumento di formazione civile e creativa dell’essere umano”.

 

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