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Federico II presentate installazioni con tecnologie avanzate per valorizzare il patrimonio storico

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NAPOLI –  ‘Le attività e le installazioni realizzate con tecnologie avanzate che abbiamo presentato stamattina non sono un’autocelebrazione ma un salire sulle spalle dei giganti che hanno fatto grande la nostra storia per poter guardare molto in avanti’. La prorettrice della Federico II, Rita Mastrullo, definisce così le ultime iniziative di valorizzazione del patrimonio storico-culturale dell’Ateneo che, realizzate nell’ambito delle celebrazioni degli 800 anni, hanno lo scopo di integrare la sua grande tradizione con l’innovazione.

Una meridiana sullo scalone della Minerva e teche multimediali nel Centro Musei di Scienze Naturali e Fisiche come installazioni fisse, visite immersive periodiche attraverso la realtà aumentata nel cortile delle statue, e conversazioni con l’ologramma di Federico II, che ha voce e sembianze dell’attore Massimiliano Gallo, a San Giovanni presso la sede della 5G Academy su prenotazione.

Sin dalla sua fondazione, lo ‘studium’ partenopeo ha svolto un ruolo cruciale come catalizzatore culturale, non solo per Napoli ma per l’intera regione. In linea con la visione del suo fondatore, Federico II di Svevia, l’Università ha costantemente fornito stimoli intellettuali, aprendo nuovi orizzonti per il futuro.

‘Il percorso delle nostre celebrazioni ha visto un processo di studio durato oltre due anni volto a valorizzare il patrimonio federiciano non solo quello tangibile ma anche tutto quello che riguarda le attività scientifiche della Federico II e con questa logica abbiamo raggruppato le risorse e le competenze dell’Ateneo in tre assi fondamentali: cultura, innovazione e sostenibilità, chiaramente con le loro interrelazioni, dando vita ed evidenziando importanti forme e momenti di sintesi’, ha spiegato Valentina Della Corte, delegato del Rettore Unina2024.

Nel corso del tour di stamattina, i docenti della Federico II, responsabili con i loro team delle attività e delle istallazioni presentate, ne hanno tracciato i profili.

Per la realizzazione della meridiana ‘la tecnica geometrica utilizzata è millenaria, è quella degli antichi orologi solari – ha spiegato Alessandra Pagliano, del Dipartimento di Architettura, autrice del progetto -. Questo orologio è un’innovazione perché non misura più il tempo delle ore ma attraverso il sole, mediante l’ombra, celebra annualmente alcune date rilevanti nella storia di un Ateneo che ha 800 anni’. All’antica tecnologia gnomonica, scienza millenaria, la meridiana unisce tecnologie innovative con QR code che riportano a video clip che narrano brevi storie federiciane.

‘L’acciaio è dello stesso blu delle celebrazioni e il motto è stato inciso mediante un laser che è della stessa natura della luce che fa funzionare la Meridiana – ha evidenziato Antonino Squillace, del Dipartimento di Ingegneria, che ha realizzato la meridiana -. Il motto della Federico II, quando c’è il sole, è proiettato sullo scalone’.

‘Attraverso l’installazione di teche multimediali, realizzati con la collaborazione di Conform, abbiamo inteso dare un valore aggiunto a quello che è il patrimonio storico, architettonico e delle collezioni presenti nei musei con una sorta di caccia al tesoro che stimolerà il visitatore a cercare i reperti più significativi che sono presenti nei cinque musei della Federico II’, ha specificato Piergiulio Cappelletti, Direttore del Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche.

‘Tramite smart glasses o cellulari, utilizzando tecnologia avanzata di realtà aumentata e piattaforme con tecnologie 5G, nel Cortile delle Statue gli spettatori vedono animarsi le statue dei personaggi illustri che interagiscono con loro – così Maria Antonia Tulino, direttore scientifico della 5G Academy, ha illustrato i due progetti da lei coordinati -. Mentre si può conversare con l’ologramma di Federico II, a cui Massimiliano Gallo ha contribuito prestando voce e immagine, che per funzionare utilizza una bolla 5G che consente l’elaborazione in cloud degli algoritmi di intelligenza artificiale. È una versione sperimentale più evoluta rispetto a quella presentata nel 2023 perché cerca di utilizzare anche algoritmi per rispondere alle domande in maniera estremamente fluida. Questa nuova rete di telecomunicazione consente di utilizzare dispositivi estremamente semplici per fare dei calcoli per elaborazioni estremamente complicate’.

‘Il CESMA ha contribuito alla realizzazione di tutti i progetti – ha sottolineato Domenico Accardo, direttore del Centro Servizi Metrologici e Tecnologici Avanzati, – mettendo a disposizione i propri laboratori. Attraverso queste attività ha anche formato i giovani delle proprie academies’.

‘È un grande risultato della nostra comunità accademica – conclude Leopoldo Angrisani, del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione -. Un risultato che parte da intuizioni che sono naturali per una realtà estremamente multidisciplinari e accattivanti come quella della Federico II. Intuizioni che vengono realizzate grazie all’operatività e alla praticità di molti docenti che esprimono a vario titolo le oro competenze’.

In un contesto accademico di così ampio respiro, dove discipline umanistiche, scientifiche e tecnologiche coesistono e si arricchiscono reciprocamente, la valorizzazione del patrimonio storico-culturale attraverso l’impiego di tecnologie avanzate emerge come un autentico ponte tra passato e futuro. Questo approccio interdisciplinare incarna perfettamente lo spirito di un’istituzione che, pur onorando la sua storia secolare, guarda costantemente al futuro con spirito innovativo.

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