POZZUOLI – “Le Regioni stanno portando avanti la battaglia referendaria senza scendere in inutili e sterili polemiche politiche, accogliendo con favore anche la scelta del Governo che, per evitare i referendum, ha deciso di modificare la legge che ha introdotto nuove norme per il rilascio dei permessi a trivellare, ma le autorizzazioni date pochi giorni prima della legge di stabilità che avrebbe ridato potere ai territori possono sembrare un colpo basso, dando spazio a una lettura non coerente con il percorso intrapreso”.
Lo hanno detto i consiglieri regionali dei Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e del Pd, Antonella Ciaramella, rappresentanti del Consiglio regionale della Campania nel Comitato delle Regioni che hanno proposto i referendum abrogativi della nuova legge.“Fortunatamente, tra le autorizzazioni, nessuna interessa la Campania dove, al momento, sono stati concessi i permessi solo per Nusco, in provincia di Avellino, e Santa Croce, nel beneventano, ma sono stati concessi negli anni scorsi, mentre sono ancora in attesa di autorizzazione le richieste a Case Capozzi e Pietra Spaccata, nel beneventano, Monte Cavallo e Muro lucano, nel salernitano, e Forio d’Ischia e Scarfoglio, nel napoletano” hanno aggiunto Borrelli e Ciaramella per i quali “visto l’atteggiamento del Governo, bisogna intensificare gli sforzi per evitare che ci siano altri colpi di mano perché a noi interessa il risultato, che i territori riprendano il potere di scelta che gli è stato tolto e per ottenerlo siamo pronti anche a porre il conflitto di attribuzione con il Parlamento”.“Per questo, continueremo senza cadere nelle speculazioni e nelle strumentalizzazioni come quelle che stanno facendo in queste ore alcuni comitati che si stanno attribuendo meriti che non hanno” hanno concluso Borrelli e Ciaramella per i quali “al di là delle speculazioni di pochi, che vanno comunque condannate, però, l’importante è il risultato, comunque arrivi, anzi, ancor meglio, come sta avvenendo, che le modifiche arrivino direttamente dal Governo
