NAPOLI – Nel giorno dell’anniversario della nascita di Giancarlo Siani, giornalista ucciso dalla camorra nel 1985 per i suoi articoli, il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli ne ha ricordato la sua figura in Aula a Montecitorio.
“Giancarlo Siani fu ucciso perché fu giornalista vero, riconosciuto da tutti come serio e scrupoloso nelle sue inchieste. Fu proprio a causa dell’articolo che scrisse, che informò l’opinione pubblica che l’arresto del boss oplontino Valentino Gionta era stato possibile grazie a una soffiata del clan rivale dei Nuvoletta, che ha pagato con la vita l’amore per la verità e per la sua professione. Dobbiamo prendere esempio da donne e uomini che, come Giancarlo, hanno messo sempre lo Stato, l’interesse collettivo e l’integrità morale avanti a ogni cosa. Non a casa Giancarlo è da sempre riferimento per le giovani generazioni. Prova ne sia la tradizionale manifestazione all’ingresso della sede del Mattino da parte degli studenti anticamorra che, ogni anno, col direttore e i giornalisti del Mattino di cui Siani era collaboratore, festeggiano simbolicamente questa data e si incontrano per ricordarlo”. Queste le parole di Borrelli.