SAN GIORGIO A CREMANO – Inaugurata questa mattina la “Sala della Mehari di Giancarlo Siani – sala della memoria”: in villa Bruno, istituzioni, magistratura, forze dell’ordine e società civile per continuare a far risuonare la voce spezzata della verità.
Un momento importante per nostra comunità, in quanto da oggi avremo una responsabilità in più: preservare la memoria di tutte le vittime innocenti della criminalità e portare avanti, attraverso attività e iniziative, la lotta ad ogni forma di illegalità insieme a tutta la comunità e alla fondazione Pol.i.s.
“Cari concittadini, nel 39esimo anniversario del tragico omicidio di Giancarlo Siani, siamo stati in tantissimi oggi ad inaugurare la Sala con la sua Mehari – Sala della Memoria, da oggi aperta al pubblico, all’interno di Villa Bruno che diventa così luogo di memoria e di impegno civile contro le mafie.
Un evento molto partecipato, anche per la presenza di autorità civili e militari, di esponenti della magistratura e delle istituzioni, tra cui il Prefetto di Napoli, Michele di Bari; il vicepresidente Consiglio regionale, On. Loredana Raia; il Sottosegretario alle Infrastrutture, On. Tullio Ferrante; l’europarlamentare, On. Lello Topo; l’onorevole Francesco Borrelli; il consigliere regionale, Mario Casillo; il comandante regionale dei Carabinieri io Fenerale La Gala; il Procuratore Armando D’Alterio che fece arrestare mandanti ed esecutori dell’omidicio Siani.
Iniziativa che ha visto la presenza di quasi tutti i consiglieri comunali della città, maggioranza e opposizione, insieme agli assessori e dirigenti comunali per testimoniare la volontà dell’Ente nella sua complessità di accogliere il testimone e lavorare all’unisono per il bene della nostra comunità contro qualsiasi criminalità e sopraffazione.
Con il taglio del nastro la nostra città diventa presidio e punto di riferimento nella lotta alla criminalità e nella memoria delle vittime innocenti della criminalità.
E questo grazie alla Fondazione Polis della Regione Campania, alla Fondazione Giancarlo Siani, al Coordinamento Campano Familiari delle vittime innocenti della criminalità organizzata, all’associazione Libera.
Con loro, in particolare con Don Tonino Palmese, con Poalo Siani e tutto il team di Polis e della Fondazione Siani, abbiamo condiviso il progetto e gli obiettivi di questo trasferimento della Mehari da Napoli a San Giorgio a Cremano che consiste innanzitutto nel rendere questo luogo vivo e vissuto, soprattutto da parte delle nuove generazioni, per scuotere le loro coscienze e creare partecipazione attiva e consapevole.
Tra gli ospiti intervenuti che ringrazio per la presenza, anche il Rettore dell’Università Federico II di Napoli Matteo Lorito; il procuratore Capo di Torre Annunziata Nunzio Fragliasso; il procuratore per i Minori Tribunale di Napoli, Maria De Luzenbérger; la presidente della Commissione Anticamorra regionale Carmela Rescigno; il direttore de Il Mattino Roberto Napoletano e il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli; il presidente nazionale Federazione AntiRacket Italiana Dott. Luigi Ferrucci, e il coordinatore campano Rosario D’Angelo; Don Patriciello, parrocco anti camorra di Caivano, le forze dell’Ordine, le sigle sindacali e tanti amici sindaci e i dirigenti scolastici.
Straordinarie le parole del Prefetto di Napoli, che ha detto: “Siani ha generato una nuova
coscienza, ha messo da parte i dubbi. Ha voluto osare e ha osato con le parole. Le parole spesso sono pietre: costruiscono, demoliscono, idealizzano”.
Commovente poi la testimonianza di Paolo Siani, fratello di Giancarlo: “Vedere questa macchina con quelle foto è la nostra risposta non violenta alla violenza delle
Mafie”.
Grazie a tutti coloro che hanno lavorato senza sosta a questo progetto e a questa giornata, dai dipendenti comunali al mio staff perché con passione e trasporto hanno contribuito a trasformare quella che era solo un’idea in un’opera di legalità e valorizzazione”.
