A quattro mesi dalla chiusura dei chioschi sul lungomare di Napoli, non accennano a diminuire le polemiche. Dopo le proteste all’esterno di palazzo San Giacomo, quando i gestori delle attività portarono in piazza scatoloni di taralli, oggi, in attesa che il tar, a cui è stata rimandata la vicenda si esprima, un nuovo presidio degli acquafrescai in via Verdi.
Ad inizio giugno i punti di vendita furono trovati sprovvisti della licenza per commercio fisso e in possesso solo di quella per la vendita itinerante e ciò portò all’applicazione dei sigilli.
I proprietari però, in attesa di essere ricevuti in consiglio comunale, dicono di essere stati trattati da criminali, di essere stati lasciati dall’amministrazione in vuoto normativo e restituiscono al mittente l’accusa di essere abusivi.
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