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Napoli

Piazza Garibaldi diventa la “La bella piazza”…si spera (VIDEO)

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Se sarà un’utopia o un grande progetto di restyling urbano e sociale solo il tempo potrà dirlo.

Fatto sta che oggi a Piazza Garibaldi, istituzioni pubbliche e private, terzo settore, forze dell’ordine e imprenditori hanno deciso di scendere in campo compatti per presentare “La bella piazza”.

Il programma degli interventi da realizzare e le soluzioni di cogestione individuate sono confluiti nella convenzione firmata questa mattina dal sindaco Gaetano Manfredi e dai rappresentanti delle associazioni coinvolte, nel corso di un incontro che si è svolto presso la cavea di piazza Garibaldi alla presenza del prefetto Michele di Bari, della vicesindaca Laura Lieto, degli assessori Teresa Armato, Pier Paolo Baretta, Antonio De Iesu, Vincenzo Santagada, Maura Striano e Luca Fella Trapanese, dei consiglieri comunali Luigi Musto, Massimo Pepe e Gennaro Rispoli e dei presidenti della seconda e quarta Municipalità Roberto Marino e Maria Caniglia.

Per realizzare un progetto di rigenerazione non solo urbana, ma anche sociale, culturale ed economica che vuole fare di piazza Garibaldi un luogo più curato, accogliente e inclusivo, si punta sul coinvolgendo diretto di cittadini ed operatori commerciali che vivono quello spazio. L’idea è dell’associazione Est(ra)Moenia ed ha incassato l’adesione e il sostegno di altri attori sociali e istituzionali. La novità rispetto a precedenti esperienze di partenariato è che con “La bella piazza” non si delega l’intera gestione ai privati, ma si realizza una forma di governo condiviso fin dalla parte iniziale che è quella della coprogettazione.
Prima tappa di questo percorso è la riapertura di due degli otto chioschi che ci sono nella piazza, che saranno utilizzati dalla Polizia locale e per l’apertura di una “Portineria di quartiere”.

IL PROGETTO

Si tratta del primo progetto di rigenerazione partecipata e co-gestione degli spazi pubblici che vedrà interessato il grande piazzale posto davanti la stazione Centrale.

A firmare per primo il progetto il sindaco Gaetano Manfredi: “Realizziamo una sperimentazione unica in Italia che vede una compartecipazione del Comune con tanti soggetti privati che mettono insieme le risorse non solo per riqualificare, ma anche per far fronte a situazioni di marginalità attraverso specifiche professionalità -ha affermato il sindaco Gaetano Manfredi-. Solo con la collaborazione tra pubblico e privato sociale si riesce a dare una risposta alle complessità che caratterizzano le grandi città e i luoghi più difficili. Sono fiducioso che funzionerà bene e pensiamo di estendere questa formula anche ad altre aree di Napoli”.

COME CAMBIA IL VOLTO DELLA PIAZZA

Saranno aperti otto chioschi multifunzione, ognuno di 9,2 metri quadrati, dotati di servizi igienici.

Chi li avrà in locazione dovrà pagare un canone mensile di 400 euro.

E i soggetti privati che prenderanno in gestione l’area Nord di piazza Garibaldi dovranno garantire la pulizia e la valorizzazione dell’anfiteatro ipogeo da 1200 posti denominato Cavea, dei campetti di basket e calcio, dello skatepark e del parco giochi.

Sarà aperta una portineria di quartiere che darà informazioni a turisti e cittradini, ci saranno spettacoli e eventi d’arte e soprattutto ci sarà una presenza costante di forze dell’ordine e uomini e donne del terzo settore che cercheranno di accorciare le distanze tra etnie e risolvere i problemi di disagio sociale.

“Sperimentiamo un nuovo modo di provare a risolvere i problemi: qui le associazioni, insieme agli enti locali, agli albergatori, ai commercianti e ai cittadini, provano a fare di un’area non curata uno spazio presidiato, pulito, in cui il verde è curato, il parco giochi è a disposizione dei bambini e i chioschi oggi usati in maniera impropria diventano dei presidi, con negozietti e una portineria sociale che può dare risposte alle famiglie che abitano in questa zona”, ha spiegato il presidente della fondazione “Con il Sud” Stefano Consiglio, che sostiene il progetto.

CHI SOSTIENE IL PROGETTO

Il progetto, sostenuto dalla Fondazione Con il Sud insieme ad una rete di altri enti e fondazioni, si pone due finalità generali. La prima è quella di trasformare l’Area Nord di piazza Garibaldi, “biglietto da visita” di Napoli, in un luogo curato, accogliente e inclusivo, promuovendo l’attivazione di un processo integrato di rigenerazione urbana, sociale, culturale ed economica che veda collaborare soggetti pubblici e privati e preveda il coinvolgimento diretto di tutti gli attori civici ed economici che vivono la piazza. La seconda quella di codificare un modello di gestione pubblico-privato che nel tempo possa essere replicato anche in altre zone della città e in Italia.

Una innovativa forma di partenariato che non si caratterizza come affidamento al privato ma come forma di gestione condivisa centrata sulla co-progettazione e sulla promozione di partecipazione concreta e protagonismo di chi vive, abita, lavora nella piazza. Prevede il costante intreccio tra attività sociali, culturali e finalizzate al “camminare insieme”: sociale, cultura, produzione di occasioni economiche e di sviluppo – la piazza luogo di interessi e diritti differenti che si devono riconoscere in un processo di mediazione.

In campo, Comune di Napoli, Quarta Municipalità e circa 40 forze del territorio, che intendono intervenire agendo su quattro direttive: la cura e manutenzione dei luoghi, con l’affido all’ATS degli 8 chioschi che insistono nella piazza per realizzare iniziative sociali e commerciali; un servizio giornaliero di spazzamento e svuotamento cestini; la manutenzione del verde e delle aree giochi e sportive; l’istituzione di una Portineria di quartiere che funzionerà come un luogo di prossimità. Un presidio sociale, con interventi sulle dinamiche di conflittualità e a supporto dei senza dimora, e laboratori all’aperto con percorsi di animazione socio-educativa. Valorizzazione turistica della piazza: info Point, passeggiate interculturali e Migrantour, passeggiate di prossimità e intervento di urban game design. Un’ampia offerta culturale all’interno della “cavea” e degli altri spazi dell’Area Nord di piazza Garibaldi.

Il primo passo è stata la riapertura del primo degli 8 chioschi che insistono nella piazza, destinato al personale della Cooperativa Dedalus per attività sociali e civiche. Gradualmente apriranno gli altri, a partire da quello della Polizia Municipale. La convenzione ha una durata di 4 anni, rinnovabili per altri 4. L’investimento previsto è di circa un milione di euro.

Durante la mattinata, il corso di Sviluppo Sostenibile e Reti Territoriali – SRT del Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II, ha curato la “Learning Walk Piazza Garibaldi e dintorni” insieme con l’Associazione Aste & Nodi e la Cooperativa Casba. La passeggiata è stata aperta a tutti. In parallelo all’evento, poi, gli studenti di SRT hanno svolto in piazza una lezione di pratica di registro urbano con il professore Roberto Ferraris dell’Universidad Nacional de Cordoba e la professoressa Anna Sanseverino dell’Università Federico II di Napoli.

Il progetto, nato da un’idea dell’associazione Est(ra)Moenia, ha costruito un’ampia e originale alleanza fatta da cooperative sociali e associazioni (Cooperativa sociale Dedalus, Associazione IF-Imparare Fare ETS, Associazione Aste & Nodi, Casba Società Cooperativa Sociale, Associazione Officine Gomitoli, Associazione Ethnos Club, Associazione A Voce Alta, Associazione Senegalesi Napoli, Comitato Orgoglio Vasto) e da altri attori economici e imprenditoriali che investono nell’area di Piazza Garibaldi (Caracciolo Hospitality Group, Accademia della Moda, Accor Hospitality Italia, Farmacia De Biasi, I Sapori di Parthenope, Cima, Moccia Irme, Vincar, Studio Keller). Alleanza che ha trovato il sostegno e il coinvolgimento del Dipartimento di Architettura e Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università Federico II di Napoli, Forum Disuguaglianze Diversità, Cgil Campania e Napoli, con l’adesione di Teatro Mercadante – Teatro Stabile di Napoli, Teatro Bellini di Napoli, il Museo di Arte Moderna, MAD Entertaiment, Museo archeologico nazionale di Napoli, Accademia di Belle Arti di Napoli, Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli.

“La bella piazza” è un progetto sostenuto dalla Fondazione Con il Sud e cofinanziato da Fondazione Azimut, Fondazione Peppino Vismara, Fondazione Rut, Intesa Sanpaolo, Unicredit, CHG – Caracciolo Hospitality Group, Accademia della Moda, Accor Hospitality Italia, Farmacia De Biasi, I Sapori di Parthenope, Cima, Moccia Irme, Est(ra)Moenia, Vincar, Studio Keller.

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