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Per le Giornate del FAI escursioni nella Terra Murata del Borgo Antico di Somma Vesuviana

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“Per le Giornate del FAI escursione al Centro Storico del Casamale, a Somma Vesuviana, il Borgo Antico del Parco Nazionale del Vesuvio. Il Borgo prende il nome dalla aristocratica famiglia dei Causamala, la quale compare per la prima volta in un atto di locazione del 1011. Le antiche Mura Aragonesi, consolidate dal re Ferrante d’Aragona nel 1467, circondano tutto il borgo e al suo interno ci sono vicoletti, piazzette e ristoranti. Tali mura servivano per il contenimento dei terrapieni intorno alla Terra Murata. Ben quattro le porte che si aprivano lungo le Mura come Porta Terra, Porta Formosi, Porta della Montagna, Porta Piccioli. Carattersistici ed unici sono i meravigliosi cortili. Il nucleo centrale del Casamale è un edificio ecclesiastico, il convento dei Padri Eremitani di Sant’Agostino con la cappella titolata prima a San Giacomo e dopo la costruzione della chiesa a Santa Maria della Sanità. Nel 1595 la chiesa fu insignita del titolo di Collegiata. Le origini di tale chiesa risalgono addirittura al XII secolo. Il portale di piperno con motivi barocchi è del ‘700. Il soffitto con decori barocchi in oro zecchino è di fine ‘600. Di grande pregio il pulpito intarsiato, il settecentesco organo a canne e il coro ligneo i cui sedili sono delle vere e proprie opere d’arte scultorea. Le tele del soffitto sono opera del restauro del pittore Angelo Mozzillo artefice delle decorazioni della cappella di San Gennaro. Il Casamale è ricco di elementi architettonici del del XVI, XVII e XVIII secolo. Per le Giornate del Fai, escursione dalle ore 9 e 30 alle ore 17 e 30 di Sabato 12 e Domenica 13 Ottobre. Un viaggio nel tempo, tra il barocco, l’epoca aragonese, l’epoca anche antecedente. Un viaggio di ben 1000 anni! !”. Lo ha annunciato Rosalinda Perna, Assessore alla Cultura e Eventi del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano.

E scenderemo anche nel sottosuolo di Somma Vesuviana

“Scenderemo nel sottosuolo di Somma Vesuviana. Scenderemo nelle cripte ipogee del Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo, non lontano dalla Villa Augustea e anche dal Museo della Civiltà Contadina. Collocato su un’area occupata da un’antica chiesa di epoca medievale che, a sua volta, aveva sfruttato gli ambienti di una villa di epoca romana, il complesso francescano della Chiesa di Santa Maria del Pozzo di Somma Vesuviana fu fondato nel 1510 dalla regina Giovanna III. Interrata da una alluvione la chiesa fu riscoperta in seguito ai lavori voluti dalla regina e adibita a cripta della chiesa superiore. La Chiesa inferiore presenta uno straordinario ciclo di affreschi in cui le immagini più antiche ritraggono un Cristo Pantocrator – ha annunciato Rosalinda Perna, Assessore alla Cultura e Eventi del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano – con una lunga teoria di Apostoli e numerosi frammenti con episodi della Vita di Gesù che risalgono al IX secolo. Importanti sono anche gli affreschi della metà del Trecento commissionati dal re di Napoli Roberto d’Angiò che nel 1333 aveva avviato la ristrutturazione della chiesa per celebrare il matrimonio del principe Andrea con la nipote Giovanna. Appartiene a questo periodo la Vergine in trono con Bambino circondata da Santi. Ad un periodo successivo si riferiscono numerosi affreschi votivi ed una serie di luminose Vergini allattanti!”.

Apertura straordinaria delle Cripte Ipogee a Somma Vesuviana, in località Santa Maria del Pozzo, in occasione delle Giornate Nazionali del FAI di Sabato 12 Ottobre e Domenica 13 Ottobre, dalle ore 9 e 30 ininterrottamente fino alle ore 17 e 30.

In occasione delle Giornate del FAI sono stati allestiti due itinerari. L’itinerario uno, parte dal piazzale di Santa Maria del Pozzo con visite alle Cripte Ipogee del Complesso Monumentale, visite al Museo della Civilità Contadina. Poi a bordo della navetta bus si raggiungerà la Villa Augustea, si proseguirà per un’escursione al Centro Storico con visita alla Cinta Muraria, all’antichissima chiesa de La Collegiata. Il secondo itinerario farà il percorso inverso con visita al Centro Storico, i Murales di Bosoletti, la Collegiata, la Cinta Muraria antica. Poi a bordo della navetta bus che partirà da Largo della Giudecca, sarà possibile raggiungere le Cripte Ipogee del Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo, il Museo della Civiltà Contadina, la Villa Augustea.

Comunque sarà possibile raggiungere e visitare i siti anche autonomamente e sarà possibile anche spostarsi autonomamente a bordo delle navette bus urbane messe a disposizione dall’Amministrazione Comunale.

Una vera immersione nella bellezza. Nelle Cripte Ipogee affreschi del ‘300! Una storia di ben 1000 anni, ma anche di più. Infatti l’ambiente ipogeo più profondo che si raggiungerà è di epoca romana!

“La Chiesa superiore fu consacrata da Aurelio Griano vescovo di Lettere e Gragnano nel 1575 ma completata soltanto nel Settecento. La sua parte più antica è la grande abside, la facciata e la navata sono invece state rifatte nel XVIII secolo e ampiamente restaurate nel 1964. Alla chiesa è addossato il convento destinato da papa Giulio II ai Frati Minori dell’Osservanza. Nel Seicento e nel Settecento vi furono aggiunti nuovi corpi di fabbrica funzionali all’istituzione di un educandato per i frati e di una scuola di teologia e filosofia. Il chiostro rinascimentale formato da porticati ad archi presenta una decorazione pittorica rinnovata nel 1721 – ha continuato la Perna – affidata ad Ilarione Carisio che eseguì un ciclo di affreschi con episodi della vita di Cristo e di San Francesco del quale sopravvivono solo pochi frammenti. Le ampie cantine sono oggi occupate dal Museo della Civiltà Contadina che ospita una collezione di strumenti e oggetti relativi al lavoro nei campi, ai mestieri e alla vita domestica dal Medioevo ad oggi”.

E apre anche il Museo della Civilità Contadina!

“Ben 3000 reperti, strumenti, attrezzi e reperti provenienti dall’area vesuviana e dalla provincia di Napoli, concernenti la cultura contadina riferita ad un periodo storico precedente l’introduzione delle macchine agricole sul campo coltivato. Sarà possibile vederli con l’apertura del Museo della Civilità Contadina “Michele Russo” Arti, Mestieri e Tradizioni Popolari, in occasione del Giornate del FAI a Somma Vesuviana, dalle ore 9 e 30 alle ore 17 e 30 di Sabato 12 Ottobre e anche Domenica 13 Ottobre. Il Museo della Civiltà Contadina, si trova a Somma Vesuviana, nel napoletano – ha affermato Rosalinda Perna, Assessore alla Cultura e Eventi del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano – in località Santa Maria del Pozzo, nei pressi del Complesso Monumentale! Vedremo i sistemi di trasporto usati nel lavoro dei contadini e nelle attività di scambio e trasporto mediante animali da soma o con veicoli a trazione animale. Sono esposti basti e gioghi per bovini e per equini, singoli o doppi, e veicoli con ruote a trazione animale (carro, carretto a due ruote con timone a due stanghe). Entreremo ad esempio nella stanza del vino con oggetti esposti che documentano le fasi di coltivazione della vite e della produzione del vino. Coloro i quali si recheranno in visita il 12 e il 13 Ottobre, entreranno nella stanza dei mestieri dove sono diverse installazioni dedicate ad alcuni tra i più antichi mestieri e ai loro attrezzi!”.

Giovedì 10 Ottobre – ore 18 e 30 – apertura per anteprima del FAI – del Castello di Lucrezia D’Alagno in Via Circumvallazione 61 con la paranza di Zì Riccardo!

Sabato 12 e Domenica 13 Ottobre le Giornate Nazionali del FAI con aperture straordinarie del patrimonio culturale di Somma Vesuviana. Dalle ore 9 e 30 e ininterrottamente fino alle ore 17 e 30, sarà possibile visitare i monumenti accompagnati dai volontari del FAI. L’Amministrazione Comunale metterà a disposizione navette bus continue con partenza dal Largo della Giudecca al Centro Storico Casamale in direzione Villa Augustea e Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo e viceversa con partenza dal piazzale di Santa Maria del Pozzo, in direzione del Centro Storico Casamale, località Largo della Giudecca.

Sarà possibile raggiungere i siti anche in treno, linea Napoli – Ottaviano – Sarno, scendendo alla fermata Villa Augustea per visitare il sito archeologico di Villa Augustea e il Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo con le cripte ipogee e il Museo della Civiltà Contadina, oppure scendendo alla fermata Somma Vesuviana per visitare il Centro Storico del Casamale.

In auto è possibile raggiungere Somma Vesuviana uscendo a Pomigliano D’Arco sulla Napoli – Bari, oppure tramite la superstrada 268 direttamente a Somma Vesuviana centro per visitare il Borgo – Centro Storico del Casamale, o a Somma Vesuviana – Pomigliano se si vuole raggiungere subito la località Santa Maria del Pozzo. Per quanto riguarda i parcheggi si suggeriscono l’area del piazzale di Santa Maria del Pozzo o ancora il parcheggio in località Don Minzoni al centro del paese, o il parcheggio Bipiano in località Casamale.

In determinati punti come ad esempio in Largo della Giudecca saranno presenti info – point del FAI.

La grande opportunità di vedere la stanza delle produzioni alimentari o lo stand dell’alimentazione contadina, la sezione dell’Etnomusicologia, le stalle, l’orto didattico.

“ Nella stanza delle produzioni alimentari, i visitatori vedranno la raccolta che comprende gli strumenti dei lavori sull’aia, la lavorazione dei cereali e le attrezzature legate al ciclo della produzione-lavorazione del mais, lo stand dell’alimentazione contadina dove vengono presentati gli oggetti tipici del focolare domestico della casa contadina: bilance, pentole, paioli, cucchiai, recipienti per la conservazione. Nel Museo c’è anche la sezione Etnomusicologica. In essa sono presenti i principali strumenti musicali per l’esecuzione di tammurriate tradizionali – ha proseguito la Perna – e delle ritualità festive contadine, poi le stalle per spiegare la protezione sacra degli spazi destinati agli animali e dalla loro collocazione nella vita quotidiana e nell’economia rurale. Infine ci sarà l’occasione di vedere l’Orto Botanico, dove vengono coltivate le piante orticole ed eduli di stagione”.

Ci si immergerà nella cultura contadina!

“Il Museo della Civiltà Contadina “Michele Russo” Arti, Mestieri e Tradizioni Popolari, è un’istituzione aperta al pubblico dal 1995. Il Museo, oltre a preservare la memoria legata alla società rurale conservando e rendendo fruibili al pubblico le testimonianze “materiali” e “immateriali” del mondo contadino – ha concluso Rosalinda Perna – ha sempre rivolto la sua attenzione all’ambito didattico e laboratoriale.

In circa trent’anni Carlo Russo aveva percorso instancabilmente le campagne dell’entroterra vesuviano e della provincia di Napoli in cerca di oggetti e testimonianze del mondo rurale riferiti a un periodo precedente l’introduzione delle macchine agricole sui campi coltivati e l’organizzazione intensiva della lavorazione della terra. Uno dei personaggi più rappresentativi del Parco Nazionale del Vesuvio che ha dedicato la sua vita alla riscoperta delle tradizioni e soprattutto della civiltà contadina. Per l’intera comunità vesuviana il suo esempio rappresenterà al tempo stesso un ricordo ed una strada da seguire. In quegli anni, oltre a raccogliere gli oggetti che saranno il nucleo di partenza della collezione esposta attualmente, incontra persone dalle quali raccoglie testimonianze, racconti, fatti ed episodi di vita vissuta relativi all’utilizzo degli oggetti e degli strumenti che acquisiva, come degli ambienti sociali e quotidiani di un tempo. Sabato 12 e Domenica 13 Ottobre, avremo la prima, grande operazione di valorizzazione del patrimonio culturale sul territorio vesuviano. Per le Giornate Nazionali del FAI, avremo visite alle Cripte Ipogee, spesso chiuse, al Museo della Civiltà Contadina, alla Villa Augustea, sito archeologico dalla grande valenza storica e geologica, al Centro Storico con la Cinta Muraria, i Murales di Bosoletti, l’opera retroilluminata di Mary Pappalardo, l’antichissima chiesa de La Collegiata con opere del ‘600, la cappella del Monaciello e avverrà con navette bus, con guide e volontari del FAI. Giovedì 10 Ottobre, anteprima delle Giornate del FAI, con apertura dalle ore 18 e 30 del Castello di Lucrezia D’Alagno e l’esibizione della paranza di canto popolare di Zì Riccardo”.

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