14 Chiocciole, 10 Bottiglie, 3 Monete, 47 Top Wine: questi i riconoscimenti assegnati in Campania dalla Guida Slow Wine 2025, disponibile dal 23 ottobre in libreria e sullo store online di Slow Food Editore.
Unico caso tra le pubblicazioni di settore, la quindicesima edizione è una guida corale, realizzata da 252 collaboratori che visitano tutte le cantine recensite, tratteggiando così uno spaccato aggiornato e puntuale del panorama vitivinicolo italiano contemporaneo di qualità.
Due le novità importanti di quest’anno: tutte le aziende recensite non praticano il diserbo chimico, mentre con i Best Buy, che sostituiscono il riconoscimento del Vino Quotidiano, la guida segnala una selezione di Top Wine che, nelle rispettive denominazioni e tipologie, offrono un prezzo eccezionale. La prima scelta è un messaggio politico forte, che rispecchia il Manifesto per il vino buono, pulito e giusto e quanto Slow Food sostiene da tempo contro l’uso della chimica di sintesi e, in particolare dei pesticidi, nelle colture, oltre che un ulteriore passo verso la costruzione di un rapporto sempre più armonico con la natura; mentre la seconda risponde a un’esigenza del mercato, dando una soluzione più in linea con i tempi e utile per i lettori che cercano un riferimento per orientarsi nel mondo della vitivinicoltura pulita e sostenibile.
La Campania vista da Slow Wine
Se per l’annata 2022 era stata la siccità a generare preoccupazione tra i viticoltori, nel 2023 ci hanno pensato le abbondanti piogge primaverili a creare le condizioni favorevoli per l’insorgenza di malattie della vite. La peronospora è infatti dilagata rapidamente, causando perdite che, in alcuni casi, hanno addirittura dimezzato la produzione. Minore quantità di uva, insomma, ma complessivamente di buona qualità. Sono stati i vitigni a bacca rossa quelli ad aver sofferto di più, fatto che ha aggravato ulteriormente la già delicata situazione del Taurasi e dei grandi rossi in generale, dal Sannio a Caserta, fino al Cilento, che soffrono un mercato alla ricerca di vini sempre più freschi e meno strutturati. Buone, al contrario, le performance sia dei rossi della Costiera Amalfitana – con notevoli interpretazioni dell’uva tintore, in purezza o in uvaggio con altre varietà del territorio – e dei Piedirosso, moderni e versatili, con alcune etichette outsider dall’Irpinia che vanno ad aggiungersi a quelle ottime dei Campi Flegrei e dell’area vesuviana. Sul fronte dei bianchi, vero punto di forza della produzione regionale, ottimi risultati dei Greco di Tufo 2023 e dei Fiano di Avellino 2022, ma anche delle Falanghina (specialmente nell’area flegrea) e dei bianchi Amalfitani. Tra le notizie più positive c’è l’inserimento di altre quattro aziende nel distretto dedicato all’Irpinia: è dalla provincia di Avellino che arrivano le novità più piacevoli, alcune delle quali da località che non sono comprese nel perimetro delle tre Docg. Sale così a 102 il numero delle aziende recensite nell’edizione 2025: un numero importante, che testimonia la crescita del comparto vinicolo di una regione che, pur non facendo grandi numeri (siamo intorno al 3% della produzione di vini a denominazione a livello nazionale), è cresciuta enormemente negli ultimi trent’anni dal punto di vista della qualità, potendo oltretutto contare su un patrimonio incredibile di vecchie vigne e varietà autoctone.
Tutti i dettagli di tipologie, annate e zone di produzione e tutti i riconoscimenti che Slow Wine ha assegnato alle cantine campane sono disponibili qui.
La presentazione di Slow Wine 2025
Sabato 19 ottobre a Milano, negli ampi spazi di Superstudio Maxi, si svolge la presentazione nazionale dedicata alle cantine premiate, ai giornalisti e ai collaboratori della guida. Si comincia alle 10 con il convegno Il mercato chiede vini di pronta beva, ma il clima la pensa diversamente. Lo stato dell’arte di un settore in rapido cambiamento, un tema esplicitato anche nei video realizzati durante le visite in azienda dei collaboratori e inseriti con QR Code nelle singole schede in guida.
A partire dalle 14 e fino alle 20, segue la grande degustazione aperta al pubblico. Oltre 470 banchi di assaggio con la presenza diretta dei produttori, e oltre 1000 vini da assaggiare.
Il costo del biglietto d’ingresso è di 49 euro (39 euro per i soci Slow Food e i soci Fisar), e comprende anche una copia della guida Slow Wine 2025.
Sono 23 le aziende campane che hanno confermato la loro partecipazione alla degustazione del 19 fino a oggi. Scopri l’elenco in continuo aggiornamento di tutte le cantine premiate presenti.
Slow Wine 2025 in breve
La guida Slow Wine porta avanti il progetto rivoluzionario per cui è nata nel 2011: contribuire al cambiamento dell’agricoltura attraverso il racconto fatto sul campo e la creazione di momenti di confronto e scambio, come la Slow Wine Fair di Bologna, che fungano da incubatori di nuove idee e progetti concreti. Tuttavia, oggi tre fenomeni stanno rallentando questo processo virtuoso: il cambiamento climatico, che ha messo sotto pressione un sistema agricolo consolidato, provocando danni gravi e diffusi alla produzione; la mancanza di manodopera, poiché l’Italia è sempre meno competitiva dal punto di vista economico, fatto che spinge molti lavoratori stranieri, spesso gli unici disposti a svolgere lavori fisicamente impegnativi, a trasferirsi in Francia o Germania; infine, i contributi europei al biologico diminuiti, e le limitazioni più stringenti all’uso di rame, che impattano su chi segue questo approccio. Quale dovrebbe essere dunque il ruolo di una guida pubblicata da un’associazione che definisce la qualità di un prodotto con tre semplici aggettivi, buono, pulito e giusto? La risposta per Slow Wine è semplice: rompere gli schemi e alzare l’asticella. Leggi l’introduzione completa del curatore Giancarlo Gariglio.
I numeri di Slow Wine 2025
25.700 vini assaggiati •1185 cantine che praticano agricoltura biologica/biodinamica certificata o sono in conversione • 144 nuove cantine in guida 245 Chiocciole, le cantine buone, pulite e giuste • 183 Bottiglie, le cantine i cui vini esprimono un’eccellente qualità organolettica • 59 Monete, le cantine i cui vini hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo • 177 locali del Bere Slow • 277 video delle visite in cantina visualizzabili attraverso il QR Code • 448 cantine che offrono ospitalità • 488 cantine che offrono ristoro • 973 cantine che offrono lo sconto del 10% sull’acquisto dei vini