ISCHIA – La paura di una nuova frana ha tenuto in apprensione ieri sera gli abitanti dell’isola di Ischia dove si è abbattuto un violentissimo temporale.
Fiumi di acqua, spazzatura e terriccio hanno in pochi minuti trasformato molte strade in veri e proprio fiumi d’acqua.
Particolarmente colpite Ischia Porto, la zona Pilastri a valle di Monte Vezzi dove ci fu l’alluvione in cui morirono un padre papà con le sue tre figlie, via Giovan Battista Vico. Disagi anche a Casamicciola, Barano e Forio.
Secondo i dati del pluviometro della protezione civile, in un’ora sono caduti oltre 32 millimetri di acqua.
Disagi anche a Ischia Ponte, a via delle Ginestre e in alcune aree del comune di Barano.
Immediatamente ieri notte si è messa in moto la macchina della Protezione Civile per scongiurare qualsiasi tipo di problema legato alla fragilità del territorio.
Gli abitanti di Ischia e Casamicciola hanno ancora ben vivo nella mente e negli occhi il dramma vissuto il 26 novembre 2022, quando una pioggia torrenziale provocò una frana che uccise 12 persone, creando panche 12 feriti, 462 persone sfollate e 40 abitazioni distrutte dalla furia di acqua e fango.
“Nonostante la riduzione di parlamentari vi è un’ipertrofia di commissioni speciali che pongono come unico obiettivo quello di confutare le teorie scientifiche politicizzando questioni emergenziali creando dibattiti atti a produrre consensi invece di mettere in moto la macchina degli interventi. Che senso ha poi realizzare una commissione speciale che si occupa di un fenomeno noto e perdipiu’ solo dal 2019? Per combattere il dissesto idrogeologico bisogna finanziare la messa in sicurezza e la manutenzione dei territori.
La questione climatica, con i cambiamenti in atto dovuto all’opera dell’uomo, e la crisi idrogeologica, si guardi all’acquazzone che ha colpito violentemente Ischia in queste ore e che avrebbe potuto arrecare danni irreparabili o vittime come già avvenuto in passato o alla continua emergenza in Emilia Romagna, dovrebbero far innescare un senso di responsabilità nei confronti dei cittadini e dei territori mentre invece non si fa altro che dibattere continuando a procrastinare ciò che andrebbe fatto subito.”
