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Napoli, ucciso un 16enne a colpi di pistola

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NAPOLI – Sparatoria questa notte al corso Umberto, dove un 16enne è deceduto, Emanuele Tufano originario del Rione Sanità. Due i  feriti; uno del 2007 e l’altro classe 2010: uno non è in pericolo di vita ma è stato raggiunto da un colpo di pistola, l’altro, invece ha riportato soltanto delle escoriazioni riportate, molto probabilmente durante una caduta per fuggire ai colpi.
La sparatoria sarebbe avvenuta all’altezza del civico 248, intorno alle ore 2,00 di questa notte, sul lato del Corso Umberto verso piazza Garibaldi, all’altezza dell’incrocio con via Egiziaca a Forcella e via Mercato. Tra le tante ipotesi degli inquirenti, che non escludono nessuna pista, ci sarebbero: un regolamento di conto tra baby gang per il possesso del territorio o una prova di forza da parte dei “vecchi” gruppi criminali locali che non avrebbero gradito “l’alzata di testa” di questi nuovi baby criminali che da tempo starebbero facendo il bello e il cattivo tempo nel quartiere. Sembrerebbe anche che ci sia stato uno scontro a fuoco e che la scientifica abbia trovato bossoli di diverso calibro e che stiano verificando se siano stati esplosi nel corso di un botta e risposta.

“Prima di poterci esprimere del tutto occorre ricostruire le dinamiche e capire cosa vi sia dietro”- commenta il deputato di all’Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli- “Quel che è certo è che Napoli, la periferia e l’hinterland stanno diventano teatro di un fenomeno sempre più inquietante. Omicidi nel tipico modus operandi della camorra perpetrati da giovanissimi a danno di coetanei per il controllo del territorio, del mercato degli stupefacenti, come dimostrazione di forza. Quel che è accaduto a Pianura è esemplificativo di come le paranze di bambini stiano scalzando, o tentino di scalzare, i clan storici attraverso sangue e terrore. Una deriva criminale che diventa via via sempre più inarrestabile e richiede misure emergenziali, sia a livello di presidio del territorio e giuridico che a livello sociale.”

MINORENNE UCCISO: MUSTO, COINVOLGERE SCUOLE E TERRITORIO

“Quanto accaduto la scorsa notte a Napoli, in corso Umberto è qualcosa di drammatico e allo stesso tempo inaccettabile. Il disagio giovanile va combattuto con strumenti che partano dal territorio, con il coinvolgimento delle scuole. Controlli e repressione, evidentemente, non bastano”.
Lo ha detto Luigi Musto, Presidente Commissioni Politiche Giovanili e Lavori, (Manfredi Sindaco), dopo la sparatoria che si è verificata a Napoli, nella quale un ragazzo di 15 anni è stato ucciso. “Il tributo di sangue di ragazzi giovanissimi, che la città sta pagando in questi anni – ha aggiunto Musto – è troppo alto perché non si adottino, subito, misure e strumenti in grado di promuovere una vera politica di sensibilizzazione verso la legalità“.

Gennaro Acampora, capogruppo del gruppo consiliare del Partito Democratico: “il Gruppo Consiliare del Partito Democratico al Comune di Napoli esprime sgomento e fortissima preoccupazione per i fatti di violenza avvenuti nella notte in città, dove un ragazzo di 15 anni è stato ucciso con colpi d’arma da fuoco in corso Umberto I ed altri due minorenni, di 14 e 17 anni anni, sono stati ricoverati al Cto. Ormai si spara e si uccide da giovanissimi, stiamo attraversando una fase emergenziale gravissima ed il Governo non trova risposte efficaci oltre il carcere e l’inasprimento delle pene, quando in realtà il primo argine al fenomeno dovrebbe essere rappresentato da un lavoro culturale e di rilancio dei territori maggiormente in difficoltà, oltre ad un piano di disarmo delle nostre città”.

“Nella notte scorsa, Napoli ha vissuto un’altra tragedia che ci costringe a riflettere e reagire subito. L’omicidio di un ragazzo di soli 15 anni, colpito da proiettili in pieno centro, segna un ulteriore, inaccettabile capitolo di violenza che affligge la nostra città. È l’ennesimo giovanissimo che perde la vita per mano della violenza criminale.” A dichiararlo è Mariano Di Palma, referente regionale Campania di Libera.

“Non possiamo più assistere passivamente a un crescendo di violenza e insicurezza. È fondamentale che le istituzioni rispondano con fermezza e determinazione, con azioni concrete che affrontino alla radice il problema della criminalità organizzata e del degrado sociale,” continua Di Palma.

Libera contro le Mafie lancia un appello a tutte le forze politiche e alla società civile: “È tempo di unirci in un fronte comune contro la violenza per disarmare Napoli.”

“È intollerabile la quantità di armi, da taglio e da fuoco, che continuano a circolare ed essere vendute illegalmente a Napoli. Bisogna spezzare questo circuito di violenza. Accanto a questo, serve un ‘piano straordinario per l’educazione e il futuro dei minori’ che metta al centro tutte le risorse regionali e le strategie possibili e migliori per ‘salvare’ le vite di interi quartieri.”

“La vita di un ragazzo non può essere spezzata senza che noi, come comunità, reagiamo. Non possiamo permettere che il silenzio segua la violenza,” conclude Di Palma.

 

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