Due le settimane di programmazione che separano la prima edizione di “Dal teatro nello spazio a spazi per il teatro” dalla sua conclusione: la rassegna, infatti, proseguirà ad Acerra fino al 28 novembre sotto la direzione artistica congiunta di Ferdinando Smaldone e Giuseppe Cerrone, come di quella musicale condivisa da Luigi Casa e Donato Barbato. Inaugurato lo scorso 23 settembre, partendo dalla maschera di Pulcinella e passando anche per la favola napoletana con Manlio Santanelli, il percorso tematico del festival ora si addentra nella settimana dedicata a Enzo Moscato, Annibale Ruccello e agli altri esponenti della drammaturgia degli Anni Ottanta-Novanta. Non a caso, come testo più rappresentativo è stato scelto “SCANNASURECE” per la regia di Carlo Cerciello, spettacolo atteso il 10 novembre alle ore 18:30 presso il MAAS (Museo Archeologico di Acerra e Suessula): si tratta della discesa negli inferi, scritta da Moscato, di un travestito – interpretato magistralmente da Imma Villa – che attraversa le faglie terremotate della napoletanità. Per la parte musicale, invece, sabato 9 novembre sarà il turno del leader dei 24 Grana, Francesco Di Bella, di portare sul palco della Locanda dei giganti (a partire dalle ore 18:30) il suo tanto apprezzato progetto solistico.
Non mancheranno, come per le settimane precedenti, workshop, podcast, mostre e performance artistiche di vario tipo, come la conferenza-spettacolo dall’originale allestimento “Natale in casa Cupiello” di Vincenzo Ambrosino e di e con Luca Saccoia, per la regia di Lello Serao: l’omaggio all’opera di Eduardo sarà di scena domenica 10 novembre alle ore 10:30 presso il giardino interstiziale del Castello dei Conti.
Un viaggio, quello del neonato festival, che dalla tradizione arriva alla drammaturgia contemporanea. Grazie alla figura di Pulcinella, qui intesa come maschera e insieme metafora del teatro, che fa ritorno tra la sua gente, ad Acerra appunto, la città che gli ha dato i natali. Organizzata da Aps Recitar(t)e, la rassegna vanta un programma – della durata di trentacinque giorni – fitto di appuntamenti tra performance teatrali, concerti, mostre, presentazioni, workshop e spettacoli per bambini; cartellone, questo, che si pone l’obiettivo di portare il teatro fuori dai luoghi istituzionali per restituirlo alla gente, e lo fa appellandosi ai grandi autori, siano essi del passato oppure autori contemporanei.
Infine, la quinta e ultima settimana valorizzerà la nuova scena di drammaturghi napoletani: dal 18 al 28 novembre il cartellone sarà contraddistinto da due momenti topici, il 21 dal reading-concerto di Flo (con la presentazione del suo libro “La canzone che ti devo”) e il 25 novembre dallo spettacolo “JAM SESSION TEATRALE SULLA DRAMMATURGIA CONTEMPORANEA”.
L’esigenza di un festival come “Dal teatro nello spazio a spazi per il teatro” nasce, dunque, dalla riflessione su quanto il pubblico sia progressivamente cambiato nelle percezioni a causa delle nuove tecnologie (i social, le piattaforme cinematografiche e altre forme di intrattenimento) arrivando ad una preoccupante disaffezione nei confronti del teatro. Ecco perché luoghi non convenzionali come giardini, androni, strade, piazze, terrazzi vengono messi a disposizione come palcoscenico per attrarre un pubblico nuovo, rinnovato dal basso attraverso la fascinazione che solo i grandi autori portano con sé: da Petito e il suo Pulcinella, passando per Viviani, Eduardo, Ruccello, Moscato, Santanelli, Troisi, Salemme fino ad arrivare alla nuova drammaturgia napoletana.
«È la prima edizione di un festival che vuole portare il teatro fuori dal teatro – spiega uno dei direttori artistici, Ferdinando Smaldone – in controtendenza alla progressiva perdita di partecipazione da parte del pubblico. Da qui l’idea di contaminazioni con altre forme d’arte come la musica, la pittura, la scrittura, la fotografia, unitamente al desiderio di colorare gli angoli grigi della città di Acerra, la stessa che ha dato i natali alla maschera di Pulcinella. Ed è proprio Pulcinella il filo conduttore dell’intera rassegna, che ci accompagnerà attraverso un viaggio nell’archeologia della scrittura, alla scoperta del nuovo. Un festival per questo collettivo, a più voci, oltre che itinerante: gli eventi in cartellone disegneranno, di settimana in settimana, la geografia della città, del centro storico, come delle sue periferie. Insomma, di solito si chiede al pubblico di dare una mano all’arte e alla cultura. Noi proviamo a ricambiare il favore: tendere una mano e scendere tra le strade andando incontro alla gente; nella speranza di ricostruire un rapporto diretto col pubblico, nessuna generazione esclusa».
Spazi per il teatro festival 2024 è promosso da APS RECITAR(T)E e TEATRO ROSTOCCO grazie al patrocinio del Comune di Acerra e del Ministero dei Beni culturali; e organizzato in collaborazione con: L’ATLANTE, CROSS, ARCHEOCLUB ACERRA, LA CASA DI MARINELLA, LA LOCANDA DEL GIGANTE, SOGNATORI LIB(E)RI, MUSEO DI PULCINELLA, ANPI, APS LA CASA DEL POPOLO, CHATEAU, CAROFARO e BRANDBOX STUDIO.