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Borrelli torna al Parking De Pretis: prosegue l’attività illecita del garage

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Il lupo perde il pelo ma non il vizio. In via Oronzio Massa, a due passi dalla sede della Guardia di Finanza, i gestori dell’autorimessa a pagamento Parking De Pretis continuano a far parcheggiare le vetture dei propri clienti in sosta selvaggia in strada. 

 

Era stato il deputato di alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli a denunciare il fenomeno dimostrando come il suddetto garage pur avendo a disposizione soli tre posti auto nei propri locali conta centinaia di clienti. Inoltre un deposito registrato per uso personale veniva utilizzato anch’esso come parcheggio.

 

Dopo la denuncia di Borrelli il deposito è stato posto sotto sequestro anche perché al suo interno era stato rinvenuto un cane rinchiuso al buio in un’angusta gabbia di metallo e costretto a vivere tra le proprie feci e tra i fumi di scarico delle auto.

Il parlamentare ha effettuato ieri 13 gennaio una nuova ispezione sul luogo del misfatto trovando tutto invariato nonostante le denunce. Addirittura i tabelloni pubblicitari del garage erano attaccati alla segnaletica stradale e alimentati con dei cavi a una batteria poggiata sui marciapiedi. Durante il sopralluogo Borrelli è stato avvicinato da un soggetto che ha dapprima insistentemente invitato il deputato ad andare a visionare altrove le situazioni illegali per poi passare ad insulti e minacce: “se non ci fosse stata la scorta, ti avrei gonfiato”. L’uomo che per sua stessa ammissione è un pregiudicato, si è vantato di aver trascorso 10 anni in galera, non passava di lì per caso, come ha raccontato più volte, ma sembra che operi in zona come parcheggiatore abusivo legato all’attività del garage.

 

“Una dimostrazione del connubio garage e parcheggiatori abusivi, su come certa gente si impadronisca delle strade pubbliche per i propri affari ricorrendo a metodi camorristici e violenti. Per gente così l’aver trascorso 10 anni in galera è una medaglia da appuntare al petto invece di pentirsi e fare ammenda cambiando vita. Sbagliare è umano, perseverare e vantarsene è da cialtroni.
Assurdo che nonostante le mie denunce tutto sia rimasto invariato, anche l’insegna luminosa è rimasta lì, attaccata alla segnaletica stradale e alimentata da una batteria per auto. Non mi arrendo, vado avanti senza arretrare fino a quando non sarà messa la parola fine su questo fenomeno”- queste le parole di Borrelli.

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