Questa mattina i Carabinieri della Stazione di Afragola hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli Nord, su richiesta della Procura della Repubblica. L’operazione ha portato alla custodia cautelare in carcere di un soggetto e agli arresti domiciliari per altre due persone, accusati di rapina aggravata in concorso.
Il provvedimento conclude un’indagine avviata a seguito di una denuncia presentata da due uomini residenti ad Afragola, vittime di una rapina avvenuta nel luglio 2024.
L’episodio sarebbe stato commissionato da un frate del Santuario Santa Maria Occorrevole di Piedimonte Matese, che mirava a recuperare immagini e chat memorizzate nei telefoni delle vittime, legate a vicende a sfondo sessuale risalenti al periodo in cui il religioso prestava servizio presso la Basilica di Sant’Antonio da Padova ad Afragola.
Le indagini, condotte con l’ausilio di strumenti tecnici, hanno portato all’identificazione di ulteriori soggetti coinvolti e hanno svelato tentativi di ostacolare le investigazioni, tra cui offerte di denaro ai familiari di alcuni arrestati per garantirne il silenzio.
Determinanti per lo sviluppo dell’inchiesta sono state le intercettazioni ambientali e i colloqui in carcere tra i rapinatori e i loro parenti, che hanno permesso di ricostruire il contesto criminale e di confermare il movente legato alla sottrazione dei telefoni cellulari. L’inchiesta era partita nel luglio 2024, a seguito delle misure cautelari emesse nei confronti di cinque persone, tra cui i due frati Domenico Silvestro e Nicola Gildi, accusati di aver organizzato una rapina ai danni di due uomini di Afragola.
L’obiettivo della rapina era il recupero di materiale compromettente, tra cui foto e conversazioni a sfondo sessuale, contenute nei telefoni delle vittime. Tali contenuti si riferiscono a episodi risalenti al periodo in cui uno dei frati lavorava alla Basilica di Sant’Antonio da Padova di Afragola. Attualmente Domenico Silvestro è indagato a piede libero, mentre Nicola Gildi è agli arresti domiciliari.
