Sabato 25 gennaio 2025, alle ore 11.30, presso Sala Assoli di Napoli, è in programma un nuovo appuntamento della rassegna “Il Sabato della Fotografia”. Al centro dell’incontro, il progetto Necessità dei volti, uno studio multidisciplinare sul popolo Sahrawi e la sua lotta per l’autodeterminazione. Protagonisti della giornata saranno Patrizio Esposito, noto fotografo e grafico napoletano, e Fatima Mahfoud, rappresentante della legazione diplomatica del Fronte Polisario in Italia. Insieme esploreranno le dinamiche storiche, politiche e culturali legate al conflitto del Sahara Occidentale, offrendo una lettura inedita attraverso l’archivio fotografico del Museo della resistenza sahrawi. L’ingresso è libero. Per info e prenotazioni è possibile contattare il numero 345 467 9142 oppure scrivere a assoli@casadelcontemporaneo.it
Il progetto Necessità dei volti rappresenta un viaggio visivo e narrativo iniziato nel 2000, che raccoglie oltre 70.000 fotografie archiviate nel Museo della guerra sahrawi, documentando le vicende del popolo Sahrawi dal 1975, anno dell’invasione del Sahara Occidentale. Le immagini non solo raccontano la resistenza e le sofferenze di questo popolo, ma riflettono anche sugli sguardi degli invasori e sulle dinamiche di potere e disuguaglianza. Fatima Mahfoud, attraverso la sua esperienza personale e istituzionale, sottolinea la necessità di comprendere il dolore per creare un dialogo che superi l’odio. Patrizio Esposito, con il suo approccio unico alla fotografia e alla narrazione, darà voce a questa memoria collettiva, dimostrando come l’arte possa essere un potente strumento di denuncia e comprensione.
Patrizio Esposito è una figura poliedrica, il cui lavoro spazia dalla grafica alla fotografia, fino alla collaborazione con grandi artisti e intellettuali. Nei suoi progetti emerge una geografia della rimozione, dove i volti, i luoghi e le storie diventano mappe per interpretare le disuguaglianze globali. Fatima Mahfoud, invece, offre una prospettiva intima e politica sul conflitto Sahrawi, ribadendo l’importanza della memoria e del dialogo per superare l’esilio e l’oppressione. L’incontro sarà un’occasione unica per riflettere su temi universali come l’identità, la resistenza e la possibilità di “fraternizzare con il nemico” attraverso lo sguardo e l’arte.