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Le nuove frontiere della comunicazione al servizio della prevenzione oncologica

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NAPOLI – Dai social network allo storytelling. Ci saranno le nuove frontiere della comunicazione multimediale al servizio della prevenzione oncologica nel progetto di ricerca e comunicazione che unisce l’ASL Napoli 2 Nord e l’Università Suor Orsola Benincasa, sede del più grande Polo della comunicazione del Mezzogiorno (con due corsi di laurea, un dottorato di ricerca, una Scuola di Giornalismo, una Web Radio e numerosi percorsi di alta formazione post laurea).

La partnership è nata per promuovere la corretta comunicazione della prevenzione oncologica sul territorio dell’ASL Napoli 2 Nord. L’Azienda Sanitaria, infatti, nell’ambito della campagna di promozione degli screening promossa dalla Regione Campania, è impegnata in un’importante attività di sensibilizzazione diretta a circa 490.000 cittadini residenti nei suoi 32 Comuni di riferimento territoriale (dalle isole di Ischia e Procida ai comuni dell’hinterland a nord di Napoli compreso tra Pozzuoli, Giugliano e Acerra).

Per essere ancora più efficace nella propria azione l’ASL ha chiesto all’Università Suor Orsola Benincasa un supporto di ricerca e affiancamento sul campo, utile a valutare le forme più appropriate di comunicazione. A tal fine l’ASL finanzierà due borse di studio della durata di un anno a due giovani ricercatori specializzati nella comunicazione multimediale e nella gestione dei processi di comunicazione per un valore complessivo di 24.000 euro.

Il Suor Orsola assicurerà, mediante i propri ricercatori e, avvalendosi delle competenze del proprio Ateneo, il contributo necessario a costruire nuove forme di campagne di comunicazione espressamente pensate per la popolazione da coinvolgere.

“Il contesto in cui lavoriamo è estremamente particolare – spiega Antonio d’Amore, direttore generale dell’ASL Napoli 2 Nord – perché circa il 30% del milione dei nostri assistiti si trova in una condizione di disagio economico, tanto da richiedere l’esenzione dal pagamento del ticket. Spesso poi, la deprivazione economica si accompagna a livelli culturali medio-bassi e, conseguentemente, come dimostrato da diversi studi internazionali, ad una scarsa sensibilità alle attività di prevenzione. Costruire una partnership con l’Università Suor Orsola Benincasa che fa ricerca nell’ambito della comunicazione diventa per noi fondamentale, perché ci permette di individuare i modi e i mezzi più efficaci per parlare con i nostri assistiti”.

Grande soddisfazione per questa nuova sfida nelle parole del Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Lucio d’Alessandro, fondatore nel 2003 della prima Scuola di Giornalismo del Mezzogiorno. “Si tratta di un compito di altissimo valore sociale che accogliamo con grande orgoglio e con la certezza che i nostri giovani siano stati adeguatamente formati per raccogliere questa sfida con la necessaria competenza professionale ma anche con la consapevolezza dell’impegno etico che richiede un’attività di sensibilizzazione su un tema così delicato come quello della salute pubblica”.

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