NAPOLI – “Pane in piazza” torna con più entusiasmo che mai, per ben 11 giorni, in Piazza Duomo, in occasione di Milano Food City, da giovedì 25 Aprile a lunedì 6 Maggio 2019, con una postazione per tre giorni anche alla Società Umanitaria.
150 fornai giunti da tutta Italia gratuitamente, sforneranno prelibatezze regionali dolci e salate con il pane a fare da re per sostenere insieme ai milanesi la costruzione di un panificio industriale in Etiopia, già avviata grazie alle donazioni raccolte nell’edizione2018.
La regina sarà la michetta, tipico pane milanese, a cui di affiancheranno biove e grissini piemontesi, le mafalde siciliane, il pane di Matera a base di grano duro tipico, di molte Regioni del Sud Italia; insomma saranno presenti tutti i prodotti regionali oltre a pizze napoletane e focacce liguri e a tanti dolci: un vero viaggio nell’Italia panaria.
“Pane in Piazza” è un’esperienza unica della varietà gastronomica italiana in particolare per i milioni di turisti che quotidianamente passano da Piazza Duomo per ammirare la nostra meravigliosa cattedrale.
Ricco il programma di eventi che si terranno ogni giorno nell’hangar di oltre 400 metri quadri, con la possibilità di seguirli anche all’esterno, sul maxischermo: già prevista per 3 sere in piazza Duomo e un pomeriggio all’Umanitaria, la degustazione di pane e olio, curata dal consorzio Assitol, Associazione Italiana Industria Olearia.
Infine, a chiudere la kermesse benefica, sarà una solenne Santa Messa di Duomo presieduta da S.E. Mons. Angelo Pagano, Frate Minore Cappuccino Vicario Apostolico di Harar e responsabile di tutte le opere sociali del Vicariato, destinatario del Progetto Panificio St.Agustine. Concelebreranno i Frati Cappuccini del convento di Piazza Cimitero Maggiore 5.
“Pane in piazza” nacque 30 anni fa per iniziativa di Antonio Marinoni, panificatore che ricoprì le massime cariche rappresentative fino alla presidenza dei panificatori a livello mondiale; nel 2018, a 8 anni dalla sua scomparsa, la famiglia (i Marinoni sono panificatori dal 1500) e in particolare il figlio Cesare, lo ha riproposto con i Padri Cappuccini Missionari di Piazza Cimitero Maggiore e con il Patrocinio del Comune di Milano.
Nel 2019 si avvale oltre che della collaborazione della Società Umanitaria, anche dei patrocini di Confcommercio, Fiesa confesercenti e di varie associazioni regionali del mondo della panificazione.
Società Umanitaria, impegnata da più di un secolo nell’ambito della formazione dell’arte panaria e a fianco dei più deboli dal 1893, il 2, il 3 e 5 Maggio, allestirà nel Giardino dei Ciliegi (ingresso da via San Barnaba, 38) un’altra postazione di produzione dove i fornai italiani con gli allievi della sua Scuola di panificazione sforneranno pane, pizza e focacce, da offrire ai cittadini per la raccolta fondi solidale.
Il Centro Italiano Opere Femminili Salesiane – Formazione Professionale – Lombardia (Ciofs/FP) di Cinisello Balsamo rinnova l’impegno ad inviare allievi volontari a dare una mano ai panificatori esperti e l’Associazione Nazionale Polizia di Stato- ANPS Milano assicurerà come l’anno scorso il servizio d’ordine.
Vicino a “Pane in piazza” infine Banco Alimentare che ogni giorno distribuirà attraverso le sue opere tutte le eccedenze giornaliere della manifestazione.
Intanto il conto alla rovescia per l’appuntamento più goloso con la generosità è stato scandito da una serie di eventi mirati a creare attesa e curiosità.
Durante il Salone del Mobile (9-14 Aprile), alla Fabbrica del Vapore si potrà ammirare una statua di pane che rappresenta due ballerini di tango, opera del fornaio varesino Attilio Pavin.
Il celebre fornaio napoletano Pasquale Esposito realizzerà una raffigurazione del Cenacolo di pane per celebrare i 500 anni dalla morte di Leonardo.
La settimana prima di Pasqua si farà omaggio all’Arciprete del Duomo, Monsignor Gianantonio Borgonovo, del logo della manifestazione raffigurante le mitiche guglie, opera panaria realizzata dal fornaio Luca Piantanida di Coggiola (Biella), ‘capitano’ della organizzazione di ‘Pane in piazza’.
È doveroso ricordare che nel periodo natalizio, i fornai Liberto Campisi di Enna, Alessandro Vicedomini di Cuneo e Luca Piantanida hanno omaggiato la città di presepi di pane e di un quadro della natività come ringraziamento per l’opportunità di realizzare un così grande e significativo evento solidale.
IL PROGETTO PANIFICIO SAINT AUGUSTIN A DIRE DAWA
Lunedì 3 Settembre 2018 alle 8 del mattino ora locale è giunto al Segretariato Cattolico di Dire Dawa un grande container con tutto il necessario per avviare la un primo forno per la panificazione, installato e poi inaugurato il 26 Ottobre da Cesare Marinoni. Complessivamente sono stati donati 2 macchine impastatrici, 1 chifferatrice per arrotolare la pasta, 1 cella a lievitazione programmata, 2 spezzatrici per porzionare l’impasto, 1 cilindro laminatoio per raffinarlo e renderlo omogeneo, 1 macchina macina pane, 1 stampatrice per michette, 2 bilance e 6 carrelli donati da una panetteria milanese; in più 6 forni, una cucina domestica completa, 1.206 confezioni di generi alimentari, 100 di t-shirt, 71 di detergenti e 34 di vestiti per
bambini aggiunti da altri benefattori. A impastare e produrre concretamente il pane sono Tewodros e Abiy, i due ragazzi fatti venire in Italia un anno fa per imparare l’Arte Bianca e formati gratuitamente al Ciofs e poi con uno stage nel panificio di Luca Piantanida.
Un prezioso obiettivo è raggiunto: questo primo piccolo forno già rifornisce di un buon quantitativo di pane i più poveri tra i poveri, come i 1500 ospiti e 150 bambini orfani dell’Istituto delle Suore di Madre Teresa di Calcutta. A coordinare localmente il progetto è lo stesso Vescovo di Harar, SE Mons. Angelo Pagano che lo ha ideato. Dire Dawa è a 50 km da Harar.
In Etiopia, nonostante i grattacieli di Addis Abeba, guerra e siccità hanno causato una grave inflazione che ha portato perfino la materia prima del pane a costi proibitivi. Il Vicariato di Harar si estende su una superficie di 266.000 chilometri quadrati e la popolazione, raddoppiata nel giro di pochi anni, è di 100 milioni di persone, per la maggior parte giovani senza un impiego.
Così Mons. Pagano ha deciso di mettere a disposizione 500 metri quadri appartenenti al Vicariato per costruire un panificio industriale.
Lo stabilimento dedicato a St. Augustin dovrà avere una capacità produttiva di 300 quintali al giorno, necessaria per colmare parte divario fra domanda e offerta di pane sul territorio, e per sostenere le opere della Diocesi rivolte a persone di ogni religione ed etnia.
I Frati del Centro Missionario di piazza Cimitero Maggiore 5 a MIlano, che coordinano l’attività di animazione missionaria della Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Lombardia, hanno accolto la richiesta di aiuto di Mons. Pagano dando vita a una serie di attività, la più imponente è “Pane in piazza”, per raccogliere fondi, materiali e insomma tutti gli aiuti indispensabili per dare vita al progetto Saint Augustin, secondo lo stile missionario dei Cappuccini riassunto nello slogan “Vicini per chi è lontano”.
E molto hanno fatto e continuano a fare anche in Italia nelle regioni colpite dal terremoto.
Non a caso, dove arrivano questi Missionari, che vivono sull’esempio di San Francesco, sorgono fabbriche, ospedali, scuole, conventi, centri di formazione alla vita religiosa, parrocchie, strutture sociali, lebbrosari, centri di accoglienza per famiglie, adulti e bambini di ogni credo religioso, per la promozione umana personale, sociale e spirituale.
Per contribuire: www.missioni.org, Dona ora specificando la causale Panificio Harar.