NAPOLI – Con la meditazione nella Parrocchia SS. Annunziata a Fonseca e Santa Giovanna Antida nel cuore di Napoli, si è concluso il consueto ciclo quaresimale di lectio divinae tenute dall’arcivescovo metropolita di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, per fare memoria, insieme ai fedeli, dell’importanza della Parola di Dio nella vita del cristiano.
Nel corso degli incontri il cardinale ha commentato e spiegato il Primo Libro delle Cronache, composto da 29 capitoli, dedicati alle genealogie che vanno da Adamo ai successori della dinastia davidica fino al ritorno dei deportati ebrei dalla Babilonia ed evidenzia il regno di Saul soffermandosi ampiamente su Davide, sull’organizzazione data da lui al culto e sui preparativi della costruzione del tempio.
L’obiettivo degli incontri con il cardinale Sepe non è stato però parlare di storia ma quello di far comprendere che il Dio trascendente interviene attivamente nella storia degli uomini, specialmente in quella del popolo che, scelto fin dalla creazione, ricevette le promesse in Abramo e in Davide e sopravvisse nelle tribù di Giuda e Beniamino, dopo aver superato vittoriosamente l’esperienza dell’esilio babilonese.
La memoria è importante per i fedeli che riconoscono così la parola di Dio, che continua a parlare alla Chiesa attraverso la Santa scrittura.