NAPOLI (di Raffaele De Lucia) – Se non fosse per l’azzurro dei sediolini e per la “N” compsta dai neon sul soffitto, nessuno direbbe che quello è lo spogliatoio del Calcio Napoli.
A poche ore dalla gara con la Sampdoria e a 3 giorni dal match di Champions League con il Liverpool, i lavori sono quasi ultimati, ma di sicuro non sono finiti.
Spgliatoio che ha potenzialità ancora inespresse quello visitato ieri dal governatore de Luca, dal presidente del Napoli De Laurentiis, dal commissario dell’Universiade Basile e dal capo di gabinetto del Comune di Napoli Auricchio.
Mancano ancora pomelli agli armadietti, il brand Napoli non è presente in nessun ambiente, molte suppellettili e la vernice è ancora da asciugare del tutto.
Quello che fa rilfettere è ciò che si trova fuori lo spogliatoio del Napoli.
Tutto è fermo alla fine dello scorso campionato, alla gara con l’Inter.
I lavori, infatti, non hanno interessato le aree comuni che saranno calpestate dai calciatori azzurri e dalla squadra ospite, nè la sala del controllo antidoping, nè gli spogliatoi della squadra ospite, così come la scala di accesso al campo.
Insomma in molti, nelle istituzioni gioiscono per un San Paolo rinnovato, certo, ma c’è ancora molto, tanto da fare.
“Ora verificheremo bene i lavori fatti agli spogliatoi, vedo che c’è da finire gli arredi e fino a ieri- ha affermato Aurelio De Laurentiis- quando dicevano che avevano finito mancavano degli elementi nei bagni e le bocchette della doccia.
Noi nel Cinema facciamo in un giorno quello che altri fanno in un mese, ma nel Cinema passa la macchina e poi può cascare tutto per terra qui invece bisogna avere rispetto dei soldi pubblici che sono arrivati grazie al presidente De Luca”.
Così il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis dopo un primo sopralluogo negli spogliatoi dello stadio San Paolo che oggi è stato ufficialmente consegnato al Comune di Napoli.
“De Luca – ha aggiunto – è riuscito a portare con le Universiadi una quantità importante di soldi. Noi ce l’abbiamo sempre messa tutta, altri un po’ meno.
Se avessimo avuto più disponibilità da parte della città sarebbe meglio, per fortuna è arrivato il commissario Basile che in cinque mesi è riuscito a fare tutti i lavori con i soldi pubblici, con cui bisogna stare molto attenti”.
“Non sporchiamo il miracolo che abbiamo fatto con i lavori al San Paolo con la dichiarazione, come direbbe Fanfani, improvvida di Ancelotti, ora è tutto pronto”.
Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso della visita agli spogliatoi dello stadio San Paolo insieme al presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Il governatore ha criticato l’attacco del tecnico azzurro per i ritardi nei lavori. De Laurentiis lo ha invece difeso: “io lo appoggio”, ha replicato.
“E allora ha sbagliato anche la società”, ha controreplicato De Luca.