NAPOLI – Gli omaggi a Fred Bongusto e a Totò hanno aperto al Nuovo Teatro Sanità di Napoli il concerto di Monica Sarnelli.
Grandi applausi per l’artista in scena con una formazione inedita per il lancio di “Napoli@Colori” appena approdato su Spotify e su oltre 150 piattaforme digitali, che raccoglie in una antologia ventennale 4 album per 68 brani, incisi dall’artista per l’etichetta Lazzara Felice tra il 1999 ed il 2019. Da qui è partito un nuovo tour che Monica Sarnelli dedica ai “teatri di frontiera” di Napoli e della Campania.
L’artista si è esibita in trio, con Alfredo Di Martino (fisarmonica, piano, tastiere) e Pino Tafuto (piano, tastiere), con un nuovo progetto che la impegna in una serie di concerti dedicati ad alcuni spazi fondamentali di aggregazione e cultura che vivificano tante aree popolari della città e non solo.
Si è cominciato domenica scorsa al Nuovo Teatro Sanità , si continua ancora al TAN – Teatro Area Nord (domenica 1 dicembre, ore 19), proseguendo poi alla Domus Ars del Centro Storico di Napoli (4 gennaio), al NEST – Napoli Est Teatro (1 febbraio) e in tanti altri spazi di tutta la regione.Un tour #agranderichiesta perchè proporrà un repertorio sempre diverso ed uno spettacolo diviso in due momenti.
Una prima parte renderà omaggio agli artisti che sono immediatamente identificabili con il luogo (appunto Totò per la Sanità, ad esempio, o Mario Musella, Franco Del Prete e James Senese per Piscinola) una seconda parte, invece, sarà indicata con la complicità dei social dal pubblico stesso che potrà scegliere ed indicare il brano da eseguire.
In Napoli@Colori canzoni di ogni epoca si uniscono in un continuo musicale dalle tinte forti e colorate, attribuendo ad ogni sfumatura un contesto e un riferimento sicuro nella secolare produzione che dalle pendici del Vesuvio ha, nel tempo, travalicato ogni possibile confine.
Così, ad esempio, il colore rosso, quello della passione, dell’amore, delle storie vissute, di quelle sfiorate, degli incontri voluti e di quelli casuali, è attribuito a brani come Chesta Sera, A cchiù bella, St’ammore, Nisciuno, Nun é peccato, Doce doce, in omaggio ad autori e grandi interpreti come Nino D’angelo, Giuni Russo, Peppino Di Capri, Claudio Mattone, Fred Bongusto. Dal rosso al blu, anzi al blues di Pino Daniele, passando poi al nero, che è il colore immaginato per artisti come Mario Musella, Franco Del Prete, James Senese, all’oro dei grandi “classici”, da Era de maggio a Scetate, Lazzarella, Malafemmena, Bambenella, in omaggio ai grandi “padri” come Sergio Bruni, Raffaele Viviani, Renato Carosone, Aurelio Fierro ed alle “madri nobili” come Ria Rosa, Gilda Mignonette, Angela Luce, Mirna Doris, Gloria Christian , Maria Paris.