NAPOLI (di Raffaele De Lucia) – Tonnellate di spazzatura non raccolta, data alle fiamme. Ingombranti, materassi, frigoriferi, materiale di risulta.
Il 2020 di Napoli si apre all’insegna dell’emergenza rifiuti.
La città da Ponticelli a Pianura è una discarica a cielo aperto come nel 2008. Situazione di allarme nella zona occidentale. Fuorigrotta, Soccavo, Pianura sono sommerse con discariche grandi e piccole ad ogni angolo di strada.
In alcuni casi i cumuli sono stati incendiati. E mentre gli addetti Asia fanno finta di non vedere e i mezzi raccolta restano in garage, la città affonda tra i sacchetti. Anche in centro nella zona dei musei i cumuli della vergogna vengono scansati dai turisti.
A Materdei, ai Quartieri Spagnoli, a Forcella, al Vomero e nella zona collinare mini discariche nascono nel giro di una notte.
E nonostante gli appelli delle forze dell’ordine nei giorni antecedenti il capodanno a non raccogliere botti inesplosi o lasciati in strada dopo il 31 dicembre, stamane in tutti i quartieri a terra le carcasse di finalini, tracchi e razzi potenzialmente pericolosi e infiammabili.
I festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno, hanno portato all’estremo l’emergenza riguardante i rifiuti in città ed in tutta la provincia di Napoli a causa della presenza anche tra i cumuli di rifiuti di resti di botti, di botti inesplosi, di batterie e dalle ceneri causate dai roghi.
“I festeggiamenti per l’inizio dell’anno nuovo hanno aggravato la situazione, già d’emergenza, dei rifiuti a Napoli ed in provincia. Ovunque ci sono resti di botti di capodanno, botti e batterie inesplose, messe vicino ai cumuli di rifiuto, creando di una situazione di grande pericolo anche per chi deve prelevare. Qualcuno ha pensato bene di lasciare i resti del Capodanno anche davanti alla chiese, come accaduto all’esterno della chiesa di Gesù e Maria. Insomma quest’ ultima notte di san Silvestro ci ha lasciato in eredità una situazione allarmante, di pericolo, causato dalla presenza di botti inesplosi, di degrado e di grave impatto sulla salute ambientale. Ora tocca ripulire e mettere tutte le aree coinvolte in sicurezza ma soprattutto occorre cambiare radicalmente le tradizioni incivili di chi spara in questo modo, da fuoco ai cumuli e abbandona botti inesplosi tra i rifiuti” – ha dichiarato il Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli.
Insomma anno nuovo, vecchie emergenze, solita Napoli carta sporca.