NAPOLI – Il Tribunale Amministrativo della Regione Campania, con Sentenza n. 1263/2020, ha respinto l’ennesimo ricorso proposto da Selav S.p.A avverso il Comune di Napoli in ordine all’annullamento di una delibera e di un atto a firma del dirigente del servizio cimiteri: Entrambi riguardavano l’estensione del rapporto contrattuale in essere con la Citelum, per l’illuminazione pubblica cittadina ed anche quella votiva ed ambientale cimiteriale.
“La Sentenza del TAR, al contrario di quanto sostenuto dalla ditta Selav, ha in buona sostanza evidenziato la coerenza e il rigoroso rispetto delle norme di settore da parte dell’Amministrazione comunale.” afferma il Vice Sindaco Panini.
“La sentenza, inoltre, ha rimarcato l’obbligo di costituire la banca dati dell’utenza votiva, per costituire la quale Selav è stata condannata a fornire gli elenchi in suo possesso, essendo questa preordinata per approntare, in tempo utile, la relativa procedura di gara a carattere pluriennale. Ciò perché, solo attraverso la rigorosa adozione di tale approccio (cioè la costituzione della banca dati dell’anagrafica votiva) risulterà possibile bandire una gara di concessione capace di stabilire in maniera corretta tanto il rapporto benefici-costi a sostenersi per il futuro aggiudicatario di concessione di servizi, quanto di agevolare una corretta formulazione delle offerte da parte dei singoli partecipanti alla correlata procedura.” Conclude Panini