NAPOLI – Stamani il Vomero, quartiere collinare partenopeo, si è svegliato finalmente con una buona notizia: la riapertura dell’antica osteria Donna Teresa, al termine dei lavori resisi necessari per il principio d’incendio che si era sviluppato nei locali il 18 settembre scorso. Evento che suscitò immediatamente la solidarietà dei tanti estimatori che attendevano con ansia che riprendesse in tempi rapidi l’attività per poter gustare i deliziosi piatti della cucina partenopea “. A segnalare l’evento è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che ha seguito l’intera vicenda fino al suo odierno epilogo positivo.
“In un periodo nel quale nelle cronache napoletane non si parla che di chiusure e di fallimenti di aziende commerciali, diffondere una notizia del genere infonde un certo ottimismo – sottolinea Capodanno -. L’osteria “Donna Teresa”, ubicata al civico 58 di via Kerbaker, nei pressi dell’incrocio con via Scarlatti, è, per quanto mi risulta, il più antico esercizio pubblico, a fronte strada, del quartiere collinare e certamente uno dei più antichi del capoluogo partenopeo. Infatti, come recita l’insegna posta sopra l’ingresso del locale, è presente dal lontano 1913, dunque da ben 107 anni. Un vero e proprio record “.
“Come raccontano le cronache dell’epoca – puntualizza Capodanno – l’attività fu infatti fondata agli inizi del secolo scorso da Donna Teresa Pone, coniugata Sorvino, che aveva dato alla luce ben 11 figli. Inizialmente venivano preparate semplici merende con cucinato, poi col tempo il locale si trasformò in vera e propria osteria con piatti caldi. All’interno dell’unico ambiente a forma rettangolare, con la retrostante cucina, sono disposti i tavoli sui quali vengono sistemati i bicchieri di vetro che si usavano un tempo “.
“Oggi a dirigere l’osteria c’è Luigi Sorvino, figlio di Donna Teresa, coadiuvato dalla moglie Anna e dalla figlia Teresa, che, oltre al nome, ha ereditato dalla nonna paterna anche la passione per la cucina – continua Capodanno -. Tanti gli affezionati clienti che vanno a gustare le prelibatezze casalinghe che vengono imbandite ogni giorno sui tavoli, preparate sovente con prodotti di produzione propria “.
“Una vera e propria rarità in un quartiere come il Vomero che si sta sempre più depauperando di esercizi storici, che lo avevano reso famoso nel mondo – ricorda Capodanno -. Tra gli altri, rimanendo nell’ambito degli esercizi pubblici, hanno chiuso i bar Sangiuliano e Daniele, rispettivamente in piazza Vanvitelli e in via Scarlatti. Ma la crisi oramai riguarda tutti i settori commerciali dall’abbigliamento alle calzature e, più di recente, anche esercizi della grande distribuzione “.