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Confcommercio: “De Luca ci ripensi, bar e ristoranti presidio contro il Covid”

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NAPOLI – “L’ordinanza della Regione Campania sulla chiusura anticipata di bar e ristoranti è l’ennesima mazzata su di un settore già devastato dal lockdown e dal perdurare della crisi. Se non viene ritirata subito, le conseguenze potranno essere molto gravi : molte aziende non sopravviveranno, altre dovranno rimettere in cassa integrazione il personale appena richiamato al lavoro.” E’ il commento di Massimo Di Porzio, Presidente Fipe-Confcommercio Campania, sul provvedimento assunto dal Presidente de Luca, in controtendenza rispetto al resto d’Italia, dove questi limiti non sono previsti in alcuna regione.
“Lo stesso Governo italiano ha rinunciato ad emanare un provvedimento simile – prosegue Di Porzio – perché si è reso conto di quanto sia inutile e controproducente. Se l’obiettivo è quello di contrastare gli assembramenti, l’unico effetto che si ottiene chiudendo gli esercizi pubblici è di far riversare le persone in strada senza più alcun controllo. Bisogna fare l’esatto contrario : riportare il consumo all’interno degli esercizi, dove si applicano rigorose misure di sicurezza, derivate dai protocolli affinati in questi mesi, dal distanziamento tra i tavoli all’uso di gel igienizzanti e delle mascherine quando ci si sposta, alla rilevazione dell’identità di almeno un cliente per tavolo per assicurare la tracciabilità. Deve essere chiaro a tutti che l’attività dei pubblici esercizi contribuisce a contenere l’epidemia, perché consente ai cittadini di intrattenersi in condizioni di sicurezza ed evita incontrollabili assembramenti per strada o in spazi privati. Servono piuttosto maggiori controlli su tutti coloro, cittadini ed imprese, che non rispettano le regole.
“Rivolgiamo un appello al Presidente de Luca – conclude Di Porzio – affinché, come si è fatto per il blocco alle cerimonie, attivi subito un confronto con i rappresentanti di categoria per rivedere il provvedimento ed individuare di comune accordo misure più efficaci per garantire il rispetto delle regole anti-Covid.

CORONAVIRUS, MI: “NO A IPOTESI CHIUSURA ATTIVITA’ COMMERCIALI”

“Al fine di garantire un ragionevole bilanciamento tra istanze di protezione della salute pubblica ed esigenze di supporto e rilancio delle attività economiche, Meritocrazia Italia propone di meglio intervenire nella regolazione delle attività commerciali perfezionando le norme di fruizione di servizi di ristorazione e ricreativi, senza restrizioni delle fasce orarie consentite. Essenziale anche garantire adeguato e concreto supporto finanziario alle aziende ancora in affanno, incrementare i sistemi di controllo e segnalazione delle violazioni. Servono altresì investimenti adeguati nel campo della sanità e della ricerca”. Lo afferma Walter Mauriello, Presidente Nazionale di Meritocrazia Italia

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