NAPOLI – “Siamo in un momento di grande difficoltà sociale, il ritorno alla zona arancione sta mettendo in ginocchio ristoranti, bar, pubblici esercizi, un’intera categoria allo sfascio.
È giusto tutelare la salute pubblica e arrestare il rischio pandemico, ma parallelamente si sta compiendo un’altra tragedia che bisogna risolvere con celerità e attenzione”.
A lanciare l’allarme è l’avvocato Riccardo Guarino, Presidente Rinascimento Partenopeo.
“Contiamo troppi esercizi commerciali falliti, altri con un destino incerto, una gravissima perdita di posti di lavoro ed una crisi sociale che si ripercuote inevitabilmente nelle vite private e nelle famiglie.
Siamo di fronte ad una tragedia altrettanto grande quanto quella sanitaria e ugualmente degna di rispetto. Dobbiamo trovare un rimedio che sia utile a tutti, le decisioni altalenanti prese dal
Governo e dalle Regioni non risolvono né il problema sanitario, né quello economico”, continua la sua battaglia l’avvocato Guarino dinnanzi all’aumento della disoccupazione e della povertà che stanno dilagando in città e nell’Italia tutta, proponendo chiarezza e fermezza da parte di chi ci governa .
” C’è bisogno di una presa di posizione chiara dando o un’apertura a tutti o chiusura totale. Se si sceglierà di riprendere, allora così sia, imponendo delle regole fisse attraverso controlli molto rigidi per il mantenimento del distanziamento e la conformità alle norme sanitarie da parte di tutti, magari dando la facoltà di prenotazioni al pubblico di accedere ai ristoranti, ai bar. Così potremmo iniziare a smuovere un commercio da troppo tempo fermo e paludoso.
In questa modalità, si eviterebbero i rischi di affluenze disordinate per le strade, calca all’esterno dei vari locali e congestioni del traffico, dando ai ristoratori la gestione e il controllo sul flusso delle persone con relativa tracciatura”.
Sulla tesi di proposte risolutive prosegue il Presidente di Rinascimento Partenopeo: “Se le condizioni sanitarie non consentono l’avvio controllato verso la ripresa, allora si decida per chiusura totale nell’attesa che arrivi una dose massiccia di medicinali per una vaccinazione sociale molto più ampia. Si propende direttamente per il lockdown totale come è stato in Inghilterra, dove si conta che per fine marzo, tra fermo totale delle attività e forte campagna di vaccinazione, si tornerà a ripristinare una normalità che consentirà di far fronte a questa crisi in tempi brevi. Noi di Rinascimento Partenopeo siamo per una strada decisa da imboccare, senza più tentennamenti da parte delle Istituzioni”.
Conclude l’avvocato Riccardo Guarino: “I politici non possono più scherzare con la vita delle persone, pretendiamo un segnale di solidarietà nazionale da parte dei politici che si riducano gli stipendi al minimo, per alimentare questa catena della solidarietà. I fondi ricavati dai loro stipendi vengano messi a disposizione delle lavoratori e delle aziende che stanno fallendo.
Per arginare il rischio che l’usura divenga una trappola per coloro che non arrivano a fine mese e si spingano a compiere atti sconsiderati, chiediamo aiuto alle istituzioni e alle banche.
Sono cittadini come noi di cui lo Stato e le Regioni devono farsi carico con urgenza, riducendo tali rischi con incentivi e sostegni economico per le fasce più deboli. Torniamo ad una maggiore umanità, dove ciascuno possa fare la propria parte di solidarietà, dalle banche che tornino ad essere uno strumento di vicinanza finanziaria delle persone, recuperando maggiormente la possibilità di accedere a sussidi e finanziamenti, dando respiro e speranza alle categorie da troppi mesi colpite”.