CAPRI – Quella di quest’anno rischia di essere ricordata come un’estate da incubo per l’isola di Capri, per i turisti e per i capresi stessi. L’isola sta mostrando tutti i suoi limiti infrastrutturali e nella capacità di fornire servizi ai residenti, siano essi stanziali o temporanei. L’ultima performance negativa è quella dei continui black out che hanno messo ko anche le comunicazioni e le connessioni legate ai servizi telefonici.
“Così non si va più da nessuna parte” è l’accusa il Presidente di Federalberghi Isola di Capri Lorenzo Coppola che arriva al culmine di una mattinata da incubo a causa della mancanza di energia elettrica che ha paralizzato le attività economiche e imprenditoriali oltre a causare disagi ai cittadini.
“Non è possibile sopportare questa situazione che ci affida a infrastrutture per l’erogazione dei servizi a dir poco obsolete”.
“Capri, perla del Mediterraneo e meta turistica di lusso – continua Coppola – si ritrova ancora una volta vittima delle proprie criticità cui nessuno si degna di porre rimedio.
Un’isola che ospita oltre ai residenti anche numerosi turisti e lavoratori si ritrova continuamente senza connessione e senza elettricità. E non serve un’attenta perizia ingegneristica per capire che ormai le infrastrutture sono totalmente inadeguate”.
Una situazione tanto grave quanto ampiamente prevedibile. Al ripetersi dei black out si contrappone infatti lo scarso interesse delle società di fornitura e distribuzione con cabine elettriche datate e insufficienti, cavi penzolanti, siano essi dei servizi di distribuzione elettrica o telefonica: sono segni evidenti di scarsa manutenzione e mancanza di attenzione.
“Per anni in maniera non troppo incisiva sono stati denunciati i numerosi danni d’immagine che abbiamo dovuto subire, oggi nel 2023, occorre assolutamente migliorare la qualità dei servizi, che tra l’altro ogni giorno vengono pagati lautamente. E’ una questione prioritaria per dare dignità alle tante attività e agli abitanti del nostro territorio. Saremo una vetrina nel G7 dei Ministeri degli Esteri, oggi siamo una triste vetrina spenta. Ma ve l’immaginate un black out elettrico e quindi delle comunicazioni in pieno G7? Una destinazione di lusso deve garantire servizi all’altezza nella quotidianità e non solo nelle grandi occasioni” conclude Coppola.