CAPRI – La Certosa di Capri con i suoi trecenteschi archi illuminati con un suggestivo gioco di luci e gremita in ogni ordine di posto da un pubblico entusiasta ha “salutato” la conclusione della quattordicesima edizione di Jazz Inn Capri la rassegna organizzata e sostenuta dal comune di Capri in collaborazione con l’associazione “Jazz Inn Capri” che rinnova ogni anno, da quattordici anni, l’appuntamento con questo raffinato genere musicale e che simbolicamente fa calare il sipario del mese di agosto all’ombra dei Faraglioni. Ad aprire l’edizione 2024 del festival Jazz Inn Capri è stata a inizio settimana la performance itinerante della “The Italian Dixie Band” che ha aperto ufficialmente la rassegna dalle finestre del palazzo municipale che affaccia sul salotto del mondo facendo riecheggiare la musica jazz in stile New Orleans con strumenti del Dixie originale proponendo i brani dell’origine del jazz, quelli suonati nelle strade di New Orleans utilizzando gli strumenti del Dixie tradizionale, dalla tromba al clarinetto, a banjo, sousaphone e washboard, in una “passeggiata musicale” che dalla piazzetta ha percorso tutto il centro di Capri con fans e turisti che tributavano applausi e sorrisi alla band, lasciandosi coinvolgere dai ritmi jazz. I concerti in programma nel chiostro piccolo della Certosa di San Giacomo si sono aperti con Walter Ricci, che nel trecentesco complesso monumentale ha presentato il suo disco “Naples Jazz” nato dalla passione per la musica jazz, soprattutto americana e che rappresenta un lavoro di reinterpretazione e variazione degli standard made in Usa mescolandoli ai propri linguaggi in segno di condivisione e di unione. Un incontro caloroso sublimato nel brano “Tarantella Jazz” eseguito nel suo concerto a Capri da Walter Ricci al piano con Antonio Napolitano al basso, Elio Coppola direttore artistico del festival alla batteria, Antonio Scannapieco alla tromba e Andrea Santaniello al sax. Spettatrice, d’eccezione la cantante Arisa che invitata sul palco dal sindaco di Capri Paolo Falco per un pensiero floreale, non si è tirata indietro alla richiesta del pubblico di regalare un fuori programma. Arisa accompagnata al pianoforte da Walter Ricci, che la critica musicale sta eleggendo a giovane e nuovo Renato Carosone, ha intonato “E se domani”.
A concludere l’edizione 2024 del festival la straordinaria voce di Joyce Elaine Yuille, cantante americana dallo stile elegante, maturo e potente, che ha letteralmente fatto scatenare il parterre della Certosa di Capri, grazie alla sua abilità nel passare da un appassionato standard jazz a una melodia soul essenziale interpretata con raffinatezza e disinvoltura. Ad accompagnare Joyce è stata la batteria di Elio Coppola, legato da amicizia e stima reciproca al maestro Tullio De Piscopo che lo ha invitato recentemente al teatro Mercadante di Napoli per aprire un suo concerto. Il trio era completato dal virtuoso chitarrista Daniele Cordisco, già al fianco di musicisti del calibro di Ronnie Cuber, Ron Carter e dal preciso e solido bassista Giuseppe Venezia. E poi “special guest” uno dei sassofonisti più influenti sulla scena jazz newyorkese e mondiale: Jerry Weldon.
Il Festival “Jazz Inn Capri”, giunto alla sua quattordicesima edizione, è stato promosso e organizzato dalla Città di Capri con le associazioni “Jazz Inn Capri” e “Naima” e in collaborazione con la Direzione Regionale Musei Campania e si è avvalso del supporto della compagnia di navigazione SNAV e dell’agenzia di comunicazione CAPRIPRESS in qualità di sponsor tecnici.