PROCIDA – Un patrimonio di idee per progettare il futuro. E in primo piano c’è, ancora una volta, il modello Procida, premiata lo scorso 18 gennaio con il titolo di Capitale Italiana della cultura 2022. A Parma, attuale Capitale Italiana della cultura, l’isola racconta e condivide gli assi del dossier scelto del MibAct, oggi MiC, nel corso di una intensa giornata promossa da Federculture proprio per approfondire le esperienze progettuali della città candidate nel corso delle diverse edizioni del bando.
Venerdì 25 giugno al Teatro Regio, proprio mentre prende il via la procedura per le candidature a Capitale Italiana della Cultura 2024 (primo step la presentazione della manifestazione di interesse entro il 20 luglio prossimo), il direttore di Procida 2022, Agostino Riitano, dialogherà con amministratori, sindaci, esperti e rappresentanti delle istituzioni culturali per approfondire diversi aspetti legati alla progettazione culturale. L’intervento di Riitano è previsto all’interno del panel “Il percorso Capitale Italiana come modello di progettazione strategica: evoluzione e prospettive verso la “transizione culturale”, con inizio alle ore 11.
L’evento è realizzato con il patrocinio del Comune di Parma e di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21 e in collaborazione con Rete delle Città della Cultura-Fondazione Promo PA e Fondazione Teatro Regio di Parma e sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook di Federculture.
Parma aveva acceso i suoi riflettori puntandoli su Procida già nell’evento promosso, lo scorso 21 giugno, da Stati Generali Mondo Lavoro Cultura sul tema “La cultura come importante leva per il rilancio in Italia, con un intervento del sindaco Dino Ambrosino. “Dal confronto con realtà di tutta Italia, da Nord a Sud, e dalla condivisione di linee programmatiche che mettano la cultura al centro dello sviluppo del sistema Paese non possono che nascere, anche per la nostra Procida, idee in grado di impreziosire il percorso da Capitale italiana della cultura 2022. – ha sottolineato il primo cittadino – Già in questi mesi è emerso con chiarezza che l’isola, raccontandosi al mondo, sia soprattutto l’emblema di un’Italia minore, piccola e affascinante, rappresentando i Campi Flegrei e la Campania. La nostra crescente notorietà sarà da traino per l’intera economia turistica del comprensorio”.
A Parma riflettori sul “modello Procida”
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