SAN GIORGIO A CREMANO – Anche San Giorgio a Cremano in piazza a Roma contro l’autonomia differenziata e per richiedere che vengano dati immediatamente i fondi di sviluppo e coesione destinati al sud.
“Cari concittadini, oggi insieme ad una delegazione dell’amministrazione, siamo stati a Roma per far sentire anche la nostra voce sulla decisione del Governo di attuare l’autonomia differenziata che di fatto penalizza il Sud e bloccare i fondi di sviluppo e coesione con una finta burocraticizzazione inutile delle procedure.
Difatti quei finanziamenti serviranno per dare nuovo sviluppo ai nostri territori ed è un paradosso che si firmi prima con le regioni del Nord che hanno finanziamenti residuali e poi con quelle del Sud dove questi fondi sono fondamentali e in alcuni casi servono per non mandare in dissesto le amministrazioni locali.
Ho aderito convintamente, insieme a tantissimi altri sindaci, alla chiamata del Presidente De Luca perché in un rapporto Istituzionale sano non si può mai pensare di bloccare procedure verso coloro che non appartengono al proprio schieramento politico utilizzando l’arma della burocrazia folle.
Dopo che, nonostante l’iniziativa era conosciuta da tutti, né il Ministro Fitto né la presidente Meloni hanno ricevuto il Presidente della Regione Campania, sono stato tra i dieci sindaci ad accompagnare il Presidente De Luca dal Prefetto di Roma Lamberto Giannini che ci ha ricevuti cordialmente per ascoltare le motivazioni che hanno spinto tanti amministratori in piazza.
Il punto focale è la necessità di sbloccare quanto prima i Fondi di Sviluppo e Coesione
che di fatto significano un abbandono del Meridione.
Per questo abbiamo aderito alla manifestazione indetta dall’Anci, a cui hanno partecipato 700 sindaci e amministratori regionali e locali.
Tutti insieme per fare squadra al fine di fermare questa manovra che tende solo a dividere il Norda dal Sud, innescando – come ha detto De Luca dal palco dei SS. Apostoli – guerre fratricide tra regioni.
Ci uniamo all’appello del Presidente: “Che arrivi il patto di coesione entro una settimana”. La dignità del Sud non è in vendita, men che mai quella della Campania, di Napoli e della sua provincia.
Continueremo a difendere la nostra dignità e le nostre comunità”.