SAN GIORGIO A CREMANO – Da oggi 100 volumi ad alta leggibilità disponibili nello scaffale intitolato “Dsa”: diritto di stare assieme.
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L’iniziativa sponsorizzata anche dall’ambasciatrice dell’associazione italiana dislessia, l’attrice Andrea Delogu è stata accolta dal comune di San Giorgio a Cremano e dal sindaco Zinno che sottolinea: “Cari concittadini, la nostra biblioteca, eccellenza del Vesuviano si arricchisce sempre più e questa volta con una sezione speciale dedicata ai DSA, ovvero alle persone con disturbi dell’apprendimento.
D’accordo con l’assessore Giordano infatti abbiamo acquistato dalle librerie di prossimità 100 volumi ad alta leggibilità, principalmente per bambini, ma anche per adulti.
Abbiamo chiamato lo scaffale che li accoglie: DSA che per noi è: Diritto di Stare Assieme.
Questa tipologia di libri è rivolta a tutti coloro che hanno difficoltà come dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. Sono scritti infatti per facilitare la lettura attraverso opportune caratteristiche grafiche e di impaginazione, in modo tale da renderla più accessibile e con meno difficoltà.
Tra le caratteristiche vi sono ad esempio: l’interlinea più ampia, la mancanza di allineamento giustificato e un font attestato come inclusivo, in quanto ad Alta Leggibilità.
Anche la carta è prevalentemente non riflettente, ideale per non stancare la vista, che mette in risalto il testo stampato.
Siamo una delle poche biblioteche pubbliche ad avere una sezione specifica per chi soffre di disturbi dell’apprendimento e questo ci rende ancora più orgogliosi, nonché consapevoli di portare avanti percorsi di inclusione concreti anche dal punto di vista culturale.
Il valore inclusivo del nostro patrimonio librario è stato riconosciuto anche da Andrea Delogu, l’attrice e conduttrice che, raccontando il suo disturbo, è divenuta ambasciatrice di AID, Associazione Italiana Dislessia.
Con iniziative come questa, offriamo a tutti le stesse possibilità di apprendimento e conoscenza e nello stesso tempo facciamo crescere la consapevolezza e la sensibilità verso questi disturbi che in Italia riguardano circa 3 milioni di persone”.
