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Un manifesto contro le parole ostili. Sindaco e Presidente del Consiglio comunale aderiscono all’iniziativa #cambiostile

Giorgio-Zinno

SAN GIORGIO A CREMANO – Il sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno e il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Giordano firmano il ‘Manifesto della comunicazione non ostile’ e invitano tutti i cittadini ad utilizzare la comunicazione in modo corretto ed evitare episodi di ‘violenza verbale’, online e offline.

Con l’hashtag #cambiostile, le due cariche istituzionali hanno aderito al progetto di sensibilizzazione nato due anni fa che promuove sia da parte degli utenti, sia da parte di chi ricopre cariche politiche o istituzionali” un uso consapevole del linguaggio.

L’idea che si vuole trasmettere è che tutti, ma soprattutto tutti coloro che rappresentano una figura pubblica, si deve impegnare” rispettando le regole scritte sul ‘Manifesto.

Dieci i punti, tra i quali: “Le parole che scelgo raccontano la persona che sono: mi rappresentano e “Scelgo le parole per comprendere, farmi capire e avvicinarmi agli altri”.

“Capita molto spesso di leggere, soprattutto sui social, parole inopportune e attacchi personali – spiega il sindaco Giorgio Zinno. Le parole invece sono importanti perché raccontano le persone che siamo. Utilizzare parole ostili significa che la nostra indole lo è; invece le idee si possono discutere ma le persone si devono sempre rispettare; Oggi io e il presidente del consiglio comunale abbiamo firmato il manifesto con l’intento di coinvolgere sempre più sangiorgesi a farlo; siano essi appartenenti alla la società civile o che ricoprano cariche pubbliche. Se riusciremo a far comprendere che gli insulti non sono argomenti e che ogni idea viene espressa meglio se con un linguaggio moderato, allora staremo gettando le basi per una comunicazione più educata, produttiva e qualitativamente più elevata”.

«Bisogna valorizzare le idee e i progetti, soprattutto incentivare il confronto libero e civile – aggiunge Giuseppe Giordano. Le persone non devono rinunciare al dialogo intimorite da un linguaggio sgradevole. Per questo spero che tutti possano far proprie le regole di questo manifesto, affinchè le parole di odio vengano sostituite da toni più moderati.

lnoltre a breve, il manifesto sarà oggetto di apposita delibera di giunta, formalizzando così l’atto di adesione dell’intero ente al decalogo in questione. Così come nelle scuole del territorio dove sindaco e presidente del consiglio si impegnano a realizzare campagne di sensibilizzazione tra gli studenti, affinchè il manifesto “parole ostili” diventi un principio rispettato da tutti.

Attualmente hanno sottoscritto il Manifesto oltre 200 parlamentari e decine di sindaci, visibili sul sito: www.paroleostili.it

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